Wind Tre conclude il primo trimestre del 2017 con ricavi totali in crescita del 2,1% ed Ebitda del 9,7%, grazie alle buone performance commerciali nel segmento fisso e nel segmento business, insieme all’ottimizzazione della struttura dei costi. Le sinergie realizzate nei tre mesi sono in linea con le attese, pertanto il management ha confermano i target previsti nel piano.
Nata dalla fusione tra H3G e WIND Telecomunicazioni e controllata dalla joint-venture paritetica tra CK Hutchison e VimpelCom, il gruppo Wind Tre archivia il primo trimestre 2017 con ricavi totali pari a 1,6 miliardi in crescita del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
I ricavi da servizi mobili, al netto dell’effetto dell’anno bisestile, aumentano dello 0,4% a 1 miliardo grazie alla buona performance del segmento internet mobile in aumento a doppia cifra (+12,1%). I clienti nel mobile raggiungono i 30,9 milioni, consolidando la più elevata quota di mercato con oltre il 37 per cento.
Per quanto riguarda i ricavi da servizi della telefonia fissa si registra una crescita del 2,3% a 269 milioni. La componente broadband, con ricavi in aumento dell’8,6%, è trainata dall’incremento dei clienti, che raggiungono i 2,4 milioni (+2,4%). I clienti totali della telefonia fissa raggiungono i 2,7 milioni.
L’Ebitda aumenta del 9,7% rispetto al primo trimestre del 2016, a quota 517 milioni, in virtù delle iniziative di riduzione dei costi già intraprese e alla realizzazione delle sinergie previste dal piano strategico della società. Il relativo margine sui ricavi è del 33,3%, con un incremento di 230 bps rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel primo trimestre del 2017, Wind Tre ha investito circa 240 milioni per il potenziamento delle reti fisse e mobili con l’obiettivo di sviluppare il più esteso ed innovativo network mobile in Italia.
Commento
Il management ha dichiarato che le sinergie realizzate nel primo trimestre cono in linea con le attese e ha confermato inoltre i target previsti nel piano a regime: circa 700 milioni all’anno di sinergie (70% OpEx e 30% CapEx) e circa 7 miliardi di investimenti in infrastrutture digitali. Dal punto di vista finanziario, inoltre, Wind Tre prevede di raggiungere, nel lungo periodo, un ratio debito netto su Ebitda inferiore a 3.
Si ricorda che il perfezionamento della joint venture tra Wind e 3 Italia comporterà l’ingresso di Iliad nel mercato italiano. Tuttavia, l’operatore francese inizierà a fruire dei servizi solo nella seconda metà del 2017 in qualità di Mobile Virtual Network Operator (MVNO), mentre dovrà pensare alla costruzione di un’infrastruttura di rete più avanti.
Gli esperti del settore credono che Wind Tre potrebbe creare un maggior equilibrio tra i player tlc attuali, in quanto Telecom Italia e Vodafone avrebbero circa un terzo del fatturato dell’intero mercato e quindi una minore necessità di concorrenza sui prezzi. Rimane però l’incertezza legata alle mosse di Iliad, che potrebbe giocarsi la carta di un ingresso aggressivo, neutralizzando eventuali vantaggi che invece si creerebbero.