La Commissione europea e il governo italiano sarebbero a un passo nel raggiungere un accordo sulla questione della remunerazione degli investimenti, in relazione alle richieste di prolungamento dei contratti per tre grandi concessionari italiani: Autostrade per l’Italia (Aspi), gruppo Gavio (Sias e Astm) e gruppo Toto (Autostrada dei Parchi). È quanto riferiscono fonti di stampa specificando che la Ce avrebbe ultimato la fase di analisi tecnica mandando già una prima bozza di proposta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit).
Il Wacc medio proposto dalla Direzione generale della Concorrenza, uno dei trentatré dicasteri della Ce, sarebbe del 6,7% tasse incluse, ma potrebbe variare da un operatore a un altro dato che i tre casi sono tra loro molto diversi. In ogni caso per un riscontro finale sul dossier bisognerà aspettare l’incontro tra Graziano Delrio, ministro delle infrastrutture, e Margrethe Vestager, commissaria europea alla Concorrenza, incontro però non ancora programmato.
La proposta del governo italiano dovrebbe essere la stessa di oltre un anno fa, con lo stampo del cosiddetto modello francese adottato dalla UE per rinnovare alcune concessioni d’Oltralpe, che prevede un allungamento piuttosto moderato del periodo di concessione (massimo 7 anni), in cambio di maggiori investimenti e tariffe calmierate.
Nel dettaglio, sempre secondo la carta stampata, è prevista l’estensione di circa 5 anni della concessione di Aspi (gruppo Atlantia) in cambio di tariffe più basse (intorno all’1,5% in base alle indiscrezioni), facilitando la realizzazione della Gronda di Genova, un investimento di 3,6 miliardi, oppure altri interventi di dimensioni minori lungo la rete.
Per quanto riguarda le società del gruppo Gavio (Sias e Astm) la soluzione è più complessa perché le concessioni hanno scadenze diverse tra loro. Secondo le fonti di stampa la proposta prevede l’allungamento della concessione di 4 anni della A4 Torino-Milano in cambio di circa 300 milioni di investimenti per ultimare i lavori per la A33 Asti-Cuneo, importo minore rispetto a quello precedentemente stimato (circa 1 miliardo). Resta poi da capire la sorte della A21 Torino-Piacenza, in scadenza quest’anno, mentre la Cisa aveva già ottenuto una prima prologa al 2031.