Il gruppo ha archiviato i primi tre mesi dell’esercizio con risultati sostanzialmente in linea alle attese, evidenziando un’accelerazione della top-line grazie all’effetto cambi positivo e al contributo di tutti i mercati di riferimento ad eccezione dell’area Meia. I ricavi hanno registrato un incremento dell’8,4% a 390,5 milioni, beneficiando soprattutto del buon andamento del segmento delle macchine del caffè. Sostanzialmente stabili i margini operativi, con la crescita dei volumi compensata dall’aumento dei costi. Migliora più della attese, invece, la posizione finanziaria netta, che riporta liquidità in aumento di 14,3 milioni a 321,9 milioni. Confermati gli obiettivi per il 2017.
Il gruppo trevigiano ha chiuso il primo trimestre 2017 con risultati sostanzialmente in linea alle attese degli analisti, evidenziando un’accelerazione della top-line rispetto allo scorso trimestre nonostante il permanere di situazioni di debolezza in alcuni mercati e segmenti di prodotto.
Nel periodo gennaio-marzo De’Longhi ha realizzato ricavi per 390,5 milioni, registrando una crescita su base annua dell’8,4% (+6,3% a cambi costanti).
A livello geografico, l’area Asia-Pacific-Americas è stata quella a registrare la performance migliore, segnando un +17,2% (+10,8% a cambi costanti) a 102,7 milioni riconducibile in particolare all’effetto cambi positivo e ai progressi a doppia cifra in Usa, Canada e Greater China grazie ai prodotti a marchio Braun e al segmento del caffè.
In Europa il fatturato è cresciuto del 7,3% (+6,9% a cambi costanti) a 258,2 milioni, grazie al buon andamento dei paesi continentali. Ancora negativo, invece, il trend del Regno Unito, impattato negativamente dalla svalutazione della sterlina, in un contesto di mercato che evidenzia una flessione di tutte le principali categorie dei piccoli elettrodomestici per la preparazione dei cibi. Positivo il contributo della Russia, per effetto della rivalutazione della valuta locale che ha più che compensato la flessione dei ricavi in termini organici.
Ancora debole infine l’area Meia (Middle East/India/Africa), che segna un calo del 7,6% (-11,5% a cambi costanti) a 29,7 milioni dovuto principalmente alle azioni di riduzione del magazzino presso alcuni clienti in Arabia Saudita. Ecludendo tale paese, la perfromance in termini organici sarebbe stata positiva del 9 per cento.
Per quanto riguarda i prodotti, il segmento delle macchine del caffè conferma il proprio ruolo trainante, registrando una crescita di circa il 15 per cento. Nel settore cottura e preparazione cibi, prosegue la crescita dei prodotti a marchio Braun, mentre il brand Kenwood, nonostante il contributo positivo dei nuovi spin juicer, risulta in flessione a causa soprattutto della contrazione della domanda in alcuni mercati quali Regno Unito e Medio Oriente.
A livello di gestione operativi, i margini risultano sostanzialmente in linea al primo trimestre 2016, con l’incremento dei volumi che è stato controbilanciato dall’aumento dei costi di trasporto, delle materie prime e degli investimenti in Marketing e Comunicazione. L’Ebitda risulta pari a 51,4 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 13,2%, mentre l’Ebit si attesta a 38,5 milioni, con un ros del 9,9 per cento.
Il trimestre si è chiuso con un leggero incremento dell’1,2% dell’utile netto a 25,1 milioni, anche grazie a minori oneri finanziari netti ed a una lieve diminuzione del tax rate.
Dal lato patrimoniale, la generazione di cassa del periodo ha portato a un miglioramento superiore alle attese della posizione finanziaria netta, che risulta positiva per 321,9 milioni e in aumento di circa 14,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2016.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il management conferma la guidance comunicata in occasione dell’approvazione dei risultati 2016, prevedendo per l’esercizio in corso una crescita organica dei ricavi in area mid-single-digit e un miglioramento dell’Ebitda in valore assoluto.