Enav, fornitore in esclusiva di servizi alla navigazione aerea civile nello spazio aereo di competenza italiana, ha annunciato i risultati del primo trimestre 2017, che riportano ricavi netti totali consolidati a pari a 176,4 milioni, in flessione dello 0,5% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
I ricavi da attività operativa registrano un incremento del 2,5% a 161,5 milioni, di cui 158,3 milioni solo da core business (+2,3% rispetto al primo trimestre 2016). Sul fatturato ha inciso positivamente la crescita delle unità di servizio sviluppate sui grandi aeroporti del Nord Italia, insieme alle diverse dinamiche di tariffa applicata sugli scali a basso traffico. I ricavi da terminale, infatti, ammontano a 43,4 milioni (+7,5% sul primo trimestre del 2016). I ricavi da attività operativa hanno beneficiato anche del contribuito del fatturato sul mercato non-regolato, pari a 3,1 milioni, in crescita del 16% su base annua.
Il meccanismo “balance”, che prevede per Enav il recupero o la restituzione ai vettori aerei degli effetti derivanti dallo scostamento tra il traffico aereo previsto nel piano tariffario e il traffico effettivo nonché il recupero totale dei costi per i servizi erogati sugli aeroporti minori, ha contribuito ai ricavi per 6,3 milioni (-45,2%).
Grazie ad interventi su specifiche voci di spesa e alla progressiva razionalizzazione dei processi tra le società del gruppo, l’Ebitda è aumentato del 2,6% a 28,7 milioni, con il relativo margine sui ricavi stabile al 17,8 per cento.
L’Ebit presenta un valore negativo per 2,9 milioni, in miglioramento del 56,8% rispetto al primo trimestre 2016 (-6,7 milioni) per i minori ammortamenti nel periodo (-7%) e in sostanziale assenza di accantonamenti.
Il conto economico si chiude con una perdita netta pari a 4,2 milioni, in netto miglioramento rispetto al dato negativo di 8,8 milioni del primo trimestre 2016. Enav ha sottolineato che “il primo trimestre risente di un effetto negativo tipico della stagionalità del traffico aereo, a fronte di una linearità dei costi”.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2017 ammonta a 125,6 milioni, in aumento di 25,5 milioni rispetto a fine 2016. Il peggioramento riflette da un lato la tempistica del pagamento delle forniture e dall’altro il versamento della terza tranche della partecipazione in Aireon, la piattaforma satellitare che entro il 2018 consentirà la sorveglianza dello spazio aereo su tutto il globo.
Traffico
Data la tipica stagionalità del settore, che in questo periodo dell’anno segna i livelli più bassi di attività a fronte di un trend di costi lineare durante tutto l’anno, Enav ha registrato nel primo trimestre 2017 una lieve flessione delle unità di servizio, una misura convenzionale ponderata che tiene conto del peso dell’aeromobile al decollo, calcolato in traffico di rotta (che comprende anche la distanza percorsa dall’aeromobile) e in traffico di terminale (che riguarda le attività di decollo e atterraggio nel raggio di 20 km dalla pista).
In particolare, il traffico di rotta, in termini di unità di servizio, rispetto al primo trimestre 2016, è diminuito dell’1%, nonostante il traffico internazionale commerciale abbia registrato un andamento positivo dello 0,6 per cento. Il persistere della no-fly zone sulla Libia impatta negativamente sui collegamenti tra Europa e Africa e quindi sulla perdita delle tratte che prima attraversavano lo spazio aereo italiano. Questa situazione ha provocato un calo del 2,9% delle unità di servizio del traffico nazionale commerciale e una riduzione del 2% del traffico di sorvolo commerciale.
Il traffico di terminale, in termini di unità di servizio, segna una flessione dello 0,6%, nonostante la crescita dei grandi aeroporti del Nord Italia (Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo Orio al Serio e Venezia Tessera) che registrano un aumento globale medio del 2,6% delle unità di servizio.
Si segnala infine che il primo trimestre 2017, rispetto allo scorso anno, sconta sia un giorno in meno di attività (il 2016 è stato un anno bisestile) sia l’assenza dei flussi di traffico per le vacanze pasquali che quest’anno sono state nel mese di aprile mentre nel 2016 in marzo con conseguenti effetti sia sul traffico di rotta che di terminale.