Seduta di consolidamento per le piazze europee, in attesa di possibili spunti dall’intervento di Mario Draghi al Parlamento olandese. Intorno alle 12:10 il Ftse Mib di Milano scambia intorno alla parità, così come Dax di Francoforte e il Cac 40 di Parigi (-0,1%). In flessione l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%) mentre il Ftse 100 di Londra avanza dello 0,3 per cento.
Borse caute, dunque, dopo i recenti rialzi che hanno portato i listini sui massimi da oltre 20 mesi e il Dax ad un nuovo picco storico. Possibili spunti potrebbero giungere dal presidente della Bce, che sarà all’Aia per discutere di politica monetaria non convenzionale.
Sul fronte macro sono stati diffusi i dati di marzo sulla produzione industriale francese, cresciuta oltre le attese, e italiana. Secondo i dati Istat l’indice destagionalizzato ha registrato un incremento mensile dello 0,4%, oltre lo 0,3% previsto, ma nella media del trimestre gennaio-marzo 2017 la produzione è diminuita dello 0,3% rispetto al trimestre precedente.
L’indice corretto per gli effetti di calendario è aumentato in termini tendenziali del 2,8%, mentre nella media dei primi tre mesi dell’anno la produzione è aumentata dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2016.
Tra le valute l’euro/dollaro ha ceduto terreno nel corso della mattinata scivolando a 1,087 mentre lo yen si attesta a 113,9 nei confronti del biglietto verde e 123,8 rispetto all’euro.
Risalgono le quotazioni del petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 46,3 e 49,1 dollari al barile, in scia alle proiezioni delle scorte settimanali Usa più basse del previsto e in attesa dei dati ufficiali Eia del pomeriggio.
Acquisti, infine, sul comparto del reddito fisso, con il rendimento del Btp che scende al 2,24% mentre lo spread con il Bund resta poco mosso a 183 punti base.
A Piazza Affari soffre il comparto del credito con BPER a -4,4% penalizzata dai conti pubblicati ieri sera, UBI a -1,1%, BANCO BPM in calo dell’1,5% e MEDIOBANCA a -1% aspettando i risultati. Poco sotto la parità anche INTESA (-0,3%) mentre UNICREDIT avanza dello 0,3% in attesa dei risultati.
Per quanto riguarda Ubi, dovrebbe essere perfezionata oggi l’ultima delle condizioni poste per il closing relativo all’acquisto delle tre Good Bank (Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti).
Vendite anche su UNIPOL (-1,8%), BANCA GENERALI (-1,1%) e su MONCLER (-2%).
In controtendenza CAMPARI (+4,2%) dopo l’exploit di ieri in scia alla comunicazione dei dati di bilancio e degli effetti fiscali del Patent Box. Acquisti importanti anche su BANCA MEDIOLANUM (+3%), su cui influisce anche il miglioramento del giudizio da ‘hold’ a ‘buy’ con target price alzato da 7,1 a 8 euro da parte di Kepler Chevreux.
Lievemente positiva MEDIASET (+0,3%), in seguito ai conti diffusi ieri a mercati chiusi che hanno visto un ritorno all’utile per 16 milioni nel primo trimestre 2017.
Dopo un avvio in ribasso scambia sulla parità ENI che ha chiuso il primo trimestre 2017 con risultati in crescita sostanzialmente in linea con le attese, confermando gli obiettivi per l’intero anno e rassicurando sui dividendi nonostante la debolezza del greggio.
Sempre tra i petroliferi lieve rialzo per SAIPEM (+0,2%) che si è aggiudicata da Exxon Mobil un nuovo contratto EPCI per lo sviluppo del giacimento “Liza”, situato a circa 120 miglia al largo delle coste della Guyana.
Leggero progresso, infine, per ATLANTIA (+0,5%) che sembra giunta alle battute finali nell’operazione con Abertis.