Safilo –Senza Gucci e con problemi di spedizione in rosso i conti del 1Q2017

Lo slittamento di spedizioni conseguente all’avvio del nuovo sistema informativo e l’uscita dal portafoglio della licenza Gucci hanno, come già anticipato dal management, condizionato i risultati del primo trimestre 2017, chiuso con ricavi consolidati per 237,3 milioni, in calo del 21,3% rispetto all’analogo periodo del 2016. Una variazione che porta in rosso per 6,2 milioni l’Ebitda adjusted, a fronte di quello positivo per oltre 25 milioni del primo trimestre  2016. Indebitamento finanziario netto in peggioramento a 111,3 milioni.

Il gruppo veneto dell’occhialeria ha presentato i principali indicatori di performance economico-finanziaria relativi al primo trimestre 2017, chiuso con ricavi consolidati per 237,3 milioni, in calo del 21,3% rispetto all’analogo periodo del 2016, ma superiori del 5% alle attese del consensus.

Come già anticipato dal management a metà marzo, le vendite nette e i risultati economico-finanziari del primo trimestre 2017 sono stati fortemente influenzati dall’avvio del nuovo sistema informativo SAP per la gestione del centro distributivo di Padova. Questo ha condizionato in particolare le spedizioni del portafoglio dei marchi in continuità e quindi le relative vendite del trimestre.

I risultati del primo trimestre del 2017 sono stati influenzati anche dall’uscita della licenza Gucci e dalla sua sostituzione con l’accordo strategico di partnership con Kering per lo sviluppo prodotto e la produzione degli occhiali Gucci.

Nel periodo, le vendite nette del portafoglio dei marchi in continuità sono risultate in contrazione del 14,9% a cambi costanti (escluso il business Gucci), all’interno del calo previsto tra il 15% e il 20% comunicato a marzo. Senza il suddetto impatto sulle spedizioni, le vendite del portafoglio dei marchi in continuità sarebbero aumentate ‘low single-digit’ rispetto allo stesso periodo del 2016.

La ripartizione geografica del fatturato evidenzia un calo a doppia cifra delle vendite in tutte le aree. In dettaglio il giro d’affari del gruppo in Europa ha subito una contrazione a cambi costanti del 21,6 per cento, mentre quello in Nord America si è attestato a 114,5 milioni (-13,2% a parità di cambi), nonostante l’incremento del 2,6% delle vendite wholesale dei marchi in continuità.

Nel periodo, le vendite retail dei 105 negozi Solstice negli Stati Uniti (16 negozi in meno rispetto ai 121 a fine marzo 2016, in linea con il piano di ristrutturazione del network) sono rimaste deboli, in calo del 19,9% a cambi correnti e del 22,6% a cambi costanti. La performance delle vendite retail calcolate sullo stesso numero di negozi è negativa del 17,4 per cento.

Si riducono rispettivamente del 59,5% e del 44,3% i ricavi in Asia e Pacifico e nel Resto del Mondo, la cui incidenza sul totale scende sotto al 10 per cento.

Il calo del fatturato ha portato in negativo per 9,5 milioni l’Ebitda (positivo per 19,8 milioni nel primo trimestre 2016), includendo anche costi di ristrutturazione non ricorrenti pari a 3,3 milioni, principalmente legati a iniziative di risparmio costi. Escludendo tali poste, l’Ebitda adjusted è negativo per 6,2 milioni.

A fine marzo, l’indebitamento finanziario netto del gruppo è salito a 111,3 milioni, in peggioramento rispetto ai 109,7 milioni di un anno prima ed ai 48,4 milioni di fine dicembre 2016.

Il titolo Safilo aveva già scontato gli effetti negativi dello slittamento di spedizioni e dell’uscita dal portafoglio della licenza Gucci in occasione della comunicazione di metà marzo. Intorno alle 11:40 gli scambi avvengono in area 6,80 euro, in progresso dell’1,5 per cento, a fronte di un Ftse Mib debole (-0,2%).