Il fondo Atlante 2 ha finalizzato l’acquisto dei 2,2 miliardi in carico alle tre Good Bank (Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti), soddisfacendo così l’ultima delle condizioni poste da Ubi per finalizzare l’acquisizione dei tre istituti.
I 2,2 miliardi rappresentano circa i 2/3 dei crediti deteriorati posseduti dai tre istituti salvati a novembre 2015.
L’intervento del fondo consiste nell’acquisto delle note emesse da tre veicoli di cartolarizzazione costituiti ad hoc per l’acquisto di un portafoglio di crediti deteriorati, che include sia gli incagli, inclusi anche contratti di leasing, sia le nuove sofferenze createsi dopo l’ingresso del Fondo Nazionale di Risoluzione e il conferimento dei vecchi npl nella bad bank (Rev).
Il prezzo pagato da Atlante sarà pari a circa il 32% del valore lordo di bilancio e l’operazione comporterà un esborso di 713 milioni, di cui una quota di 200 milioni sarà finanziato da un pool di banche. I restanti 513 milioni saranno investiti in una tranche mezzanine/junior della cartolarizzazione. Tali titoli avranno un cap al rendimento del 10%, oltre il quale i flussi aggiuntivi del portafoglio saranno retrocessi interamente come coupon al Fondo Nazionale di Risoluzione.
Il prezzo medio pagato di circa 32% del valore nominale è determinato dal fatto che il perimetro non include le sofferenze già cedute a Rev poco più di un anno fa ad un medio prezzo riportato di 20%, ma include per circa il 50% incagli, per circa l’80% crediti assistiti da garanzie e solo per circa il 12% nuovi crediti passati a sofferenza senza garanzia.