[FLASH] Banco Bpm archivia la sua prima trimestrale post fusione con il ritorno all’utile. La banca guidata da Giuseppe Castagna ha registrato nei primi tre mesi del 2017 profitti netti consolidati pari a 116,8 milioni, contro la perdita di 266,7 milioni evidenziata dai conti pro-forma aggregati di Banco Popolare e Bpm, che lo scorso anno erano due entità separate.
Bene anche i ricavi che si sono attestati a 1213,1 milioni (+2,8% a/a sempre con un confronto con il pro-forma). Particolarmente brillante è stata la crescita delle commissioni salite a 547,4 milioni (+16,9%), mentre il margine di interesse tiene a 556,2 milioni (-0,4%).
Buona la riduzione dei costi in calo del 4,7% a 774,9 milioni con un risultato lordo di gestione pari a 438,1 milioni. Particolarmente significativa la riduzione delle rettifiche su crediti, più che dimezzate a 299,8 milioni a testimonianza del miglioramento della qualità dell’attivo. I crediti deteriorati netti sono risultati in calo di 2,2 miliardi con un’incidenza sul totale degli impieghi in calo dal 15,3% al 13,6 per cento.
Il Cet1 pro-forma phased in si è attestato all’11,7%, mentre il Cet1 fully phased si è posizionato all’11,1 per cento.