Brembo – Risultati migliori delle attese e marginalità vicina al 20% nel 1Q 2017

I risultati del gruppo nei primi tre mesi del 2017 sono stati complessivamente migliori delle attese, con ricavi in crescita del 12,2% a 632,6 milioni principalmente grazie al +15,2% segnato dalle applicazioni per auto. Incrementi a doppia cifra anche per i margini operativi, con l’Ebitda in aumento del 14,5% a 125,5 milioni e l’Ebit del 10,4% a 92,7 milioni. Il periodo si è chiuso con un balzo dell’utile netto del 12% a 67,7 milioni e un indebitamento finanziario netto in aumento di circa 31,2 milioni a 226,2 milioni, principalmente a causa della stagionalità tipica del primo trimestre.

Brembo ha chiuso il primo trimestre 2017 con risultati superiori alle attese, mostrando una crescita dei ricavi del 12,2% a 632,6 milioni grazie all’andamento positivo di tutti i settori produttivi. A cambi costanti ed escludendo il contributo di Asimco, consolidata a partire dal 1 maggio 2016, il fatturato è aumentato del 7,9 per cento.

Per quanto riguarda i singoli segmenti in cui opera il gruppo, il business delle applicazioni per auto è cresciuto del 15,2% a 476,4 milioni, il settore dei motocicli del 9,1% a 62,7 milioni e quello delle competizioni del 3,8% a 35,7 milioni. In leggera flessione, invece, il segmento dei veicoli commerciali, che ha segnato un -0,8% a 57,6 milioni.

A livello geografico, positivo l’andamento in Italia (+18%) e Germania (+6,1%), mentre Regno Unito (-1,6%) e Francia (-4,7%) hanno registrato una leggera flessione. Continua il buon andamento nei mercati asiatici, ad eccezione del Giappone, (-29,8%), con India (+22,2%) e Cina (+104,4%, +48,5% a parità di cambi e perimetro) in crescita a doppia cifra.

Bene il mercato nordamericano (+5,7%) e il sud America (+28,4%), con il presidente Alberto Bombassei che ha sottolineato in particolare i segnali di ripresa in Brasile ed Argentina, che hanno confermato l’inversione del trend negativo degli ultimi anni.

La dinamica sopra descritta ha portato ad un aumento dell’Ebitda del 14,4% a 125,5 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 19,8%, non risentendo dei costi di start up dei nuovi impianti. In crescita anche l’Ebit, salito del 10,4% a 92,7 milioni con un ros del 14,7% nonostante i maggiori ammortamenti dovuti all’aumento delle Capex.

Il trimestre si è chiuso con un incremento dell’utile netto del 12,1% a 67,7 milioni, mentre dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto rispetto al 31 dicembre 2016 aumenta di 31,2 milioni a 226,8 milioni, principalmente a causa dei forti investimenti e della stagionalità tipica del primo trimestre.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, le proiezioni degli ordini consentono di guardare al futuro con cauto ottimismo, sebbene in un quadro globale di forte volatilità. Il vice-presidente Matteo Tiraboschi ha inoltre sottolineato che “la sfida più importante per il gruppo nel 2017 sarà quella di portare a regime i nuovi stabilimenti in Messico, Cina ed Europa”.