Nel primo trimestre 2017, periodo storicamente non rappresentativo dei risultati dell’intero esercizio per la stagionalità del business, il gruppo consuntiva ricavi pari a 47,2 milioni, in calo dell’8,9% a/a.
La dinamica negativa delle vendite si riflette sulla marginalità, dove l’Ebitda e l’Ebit diminuiscono rispettivamente del 4,1% a 7,4 milioni e del 6,1% a 5,2 milioni, in presenza di ammortamenti sostanzialmente invariati a 2,2 milioni.
Peggiora la gestione finanziaria, per effetto in particolare di utili/perdite su cambi e strumenti derivati passati a un valore negativo di 0,1 milioni da un precedente valore positivo di 1,1 milioni.
Tutto ciò si riflette l’utile netto che diminuisce del 20,6% a 3,3 milioni, dai 4,2 milioni del primo trimestre 2016.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si attesta a 51,9 milioni, in calo di 0,8 milioni rispetto a fine 2016.
Il management sottolinea che l’andamento del 2017 dipenderà dalla normalizzazione delle condizioni di mercato e climatiche, soprattutto nelle Americhe, e dalla realizzazione di ricavi derivanti da nuovi accordi per la valorizzazione della proprietà intellettuale.
Dal lato dei costi e degli investimenti inciderà, invece, l’impatto delle nuove risorse assunte nel 2016, la prosecuzione del rafforzamento della struttura commerciale nonché la continuazione dei programmi di investimento per nuovi prodotti e molecole.
Confermato l’obiettivo di fatturato consolidato pari a circa 200 milioni da raggiungere entro il 2020-2021, grazie all’applicazione di linee strategiche quali scoperta e sviluppo di nuove molecole e la crescita nel business delle biosolutions.
In scia alla comunicazione dei dati di bilancio il titolo Isagro segna a Piazza Affari intorno alle 11:40 un ribasso di oltre il 2,2% a 1,40 euro sottoperformando il relativo indice settoriale del 2,4 per cento.