Mercati – Avvio in rialzo per Milano con Unicredit e Mediobanca

Apertura intorno alla parità per le borse europee ad eccezione di Piazza Affari che guadagna quasi mezzo punto percentuale sostenuta dalle trimestrali positive del comparto finanziario. Intorno alle 9:25 il Ftse Mib di Milano avanza a 21.640 punti (+0,4%), mentre il Cac 40 di Parigi, il Dax di Francoforte e il Ftse 100 di Londra sono sostanzialmente invariati rispetto alla chiusura di ieri e l’Ibex 35 di Madrid cede lo 0,4 per cento.

Sul fronte macro sono in programma oggi il rapporto mensile della Bce e le previsioni economiche della Commissione Europea, le statistiche sulla produzione industriale e manifatturiera del Regno Unito e la decisione della Bank of England sui tassi di interesse. Previsti inoltre alcuni dati sull’economia statunitense, tra cui l’indice dei prezzi alla produzione di aprile e le richieste settimanali di disoccupazione.

Nel frattempo sul Forex l’euro/dollaro recupera terreno e risale a 1,088 mentre lo yen si rafforza lievemente sul biglietto verde riportando il cambio USD/JPY a 114,2. Fra le materie prime continua la risalita del petrolio, con Brent e Wti rispettivamente a 50,55 e 47,7 dollari al barile, dopo il dato di ieri sulle scorte americane migliore delle attese.

Vendite sull’obbligazionario dove il rendimento del Btp risale al 2,26% mentre lo spread con il Bund resta piuttosto stabile a 182 punti base.

A Piazza Affari partenza positiva per il comparto bancario e in particolare per UNICREDIT (+4,3%) e MEDIOBANCA (+3,5%) dopo l’approvazione dei risultati di periodo. L’istituto di piazza Gae Aulenti ha ottenuto numeri oltre le attese, con un utile netto più che raddoppiato su base annua a 907 milioni. L’operazione di ricapitalizzazione ha permesso anche il ritorno ad una solida posizione patrimoniale con il Cet1 fully loaded attestatosi all’11,45 per cento.

Mediobanca, nel terzo trimestre 2016/2017, ha conseguito un utile netto in crescita a 195,7 milioni (+61,3% a/a), confermando la solidità patrimoniale con un indice Cet 1 fully phased al 13,4% e un Cet 1 phased in del 13,1 per cento.

Avvio tonico anche per UBI (+3,2%) dopo i risultati del primo trimestre con l’utile netto ben oltre le stime e la notizia che il fondo Atlante 2 ha finalizzato l’acquisto dei 2,2 miliardi in carico alle tre Good Bank, soddisfacendo così l’ultima condizione posta dall’istituto per finalizzare l’acquisizione di Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti.

Bene anche UNIPOL GRUPPO (+1,8%), che nel periodo gennaio-marzo ha contabilizzato premi lordi per 3,2 miliardi, in contrazione del 32,9% rispetto al pari periodo 2016 ma ha chiuso con un utile netto consolidato pari a 157 milioni, in crescita del 4% su base annua.

Scivola in fondo al listino principale GENERALI a -1,8 per cento. La compagnia triestina ha realizzato una crescita dell’utile operativo pari al 4,2% e ha comunicato la strategia per espandersi nell’asset managament. I target sono 500 miliardi di asset gestiti e 300 milioni di risultato netto entro il 2020, con un contributo di 150 milioni all’utile netto di Gruppo e la creazione di una grande piattaforma multi-boutique.

Negative anche le azioni di BPER (-1,7%), dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2017, bene invece BANCO BPM (+1,9%), mentre BREMBO ed ENEL sono invariate.

Sottotono anche PRYSMIAN (-0,9%), dopo i conti diffusi ieri e il conseguente downgrade di Kepler da ‘buy’ a ‘hold’ e POSTE ITALIANE (-0,8%) che ha chiuso i primi tre mesi dell’anno con ricavi e margini in lieve calo.