L’iniziale incertezza dell’apertura viene dissipata nel corso della seduta grazie all’intervento degli investitori che acquistano qualsiasi debolezza del mercato. S&P500 e Nasdaq guadagnano poco più di un decimo percentuale quanto basta ad entrambi per stabilire un altro massimo assoluto con l’indice tecnologico che mette a segno il quinto consecutivo.
In calo il Dow Jones dello 0,2% zavorrato dagli andamenti di Disney (-2,7%), che cade nonostante una trimestrale migliore delle attese, e di Boeing (-1,9%) che dichiara qualche anomalia ai motori dei suoi 737 e per i quali sospenderà momentaneamente la produzione. La notizia colpisce anche il suo principale fornitore – General Electric – che arretra dello 0,9%.
Tra i grossi calibri della tecnologia delude, invece, Expedia (-5,4%), in seguito alla presentazione dei dati, mentre sprofonda Snapchat (-20%) in after hours dopo la pubblicazione dei conti dei primi tre mesi, da quando cioè è diventata una società quotata. Gli analisti temono ora un ripetersi in Borsa dell’andamento deludente di Twitter, rispetto a quello più virtuoso di Facebook o di Linkedin.
Il recupero degli indici è stato anche agevolato dal rimbalzo imprevisto del petrolio che approfitta della discesa delle scorte settimanali di greggio statunitensi e sale del 3% a 47,28 dollari al barile trascinando con sé anche il settore energia (+1,3%).