Mondadori – Perdita a 9,2 milioni nel 1Q 2017, confermati i target

Con il contributo di Rizzoli Libri i ricavi consolidati del primo trimestre 2017 del gruppo editoriale registrano un incremento del 2,5% superando i 261 milioni (-5,8% escludendo Rizzoli Libri). L’Ebitda adjusted si riduce a 3,5 milioni, per effetto della stagionalità delle attività della scolastica di Rizzoli Libri (+8,3% su base omogenea). Effetti che portano il deficit finale da 1,8 a 9,2 milioni (-1,6 ex Rizzoli Libri). Indebitamento finanziario netto in peggioramento a 286,2 milioni. Confermati i target per l’intero esercizio 2017, con ricavi stabili, Ebitda in aumento high-single digit, risultato finale in miglioramento del 30% ed indebitamento finanziario netto in diminuzione, con il rapporto Pfn/Ebitda adjusted a 2,2/2x.

Il CdA della casa editrice di Segrate ha approvato i conti del primo trimestre 2017 chiuso con ricavi consolidati per 261,1 milioni, in crescita del 2,5% rispetto all’analogo periodo del 2016. Una variazione che, escludendo il contributo di Rizzoli Libri sarebbe negativa del 5,8 per cento, riconducibile a tutte le aree di business.

In dettaglio i ricavi dell’area libri sono stati pari a 80,3 milioni (+26,6%), quelli dell’area retail si sono ridotti a 42,9 milioni (-3,5%), mentre quelli dell’area periodici Italia si sono attestati a 72,2 milioni (-8%) e quelli dell’area periodici Francia a 72,4 milioni (-6,2%).

Su base omogenea, l’Ebitda adjusted è salito dell’8,9 per cento, con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dal 4% al 4,6 per cento, in particolare nelle aree Libri (+8,2%) e Periodici Italia (da 6,4 milioni di euro a 6,6 milioni di euro). Tale performance consolidata è proseguita coerentemente con quanto avvenuto negli ultimi 2 esercizi.

Includendo il risultato di Rizzoli Libri, il margine operativo lordo risulta pari a 3,5 milioni per effetto di un contributo negativo (pari a -7,4 milioni) riconducibile alla stagionalità tipica dell’education nel primo trimestre dell’anno.

La gestione operativa chiude con una perdita adjusted di 4,5 milioni, (rispetto all’utile di 4,6 milioni del 1Q16), dopo aver sostenuto ammortamenti e svalutazioni per 8 milioni. Questi ultimi includono in particolare l’ammortamento del goodwill delle attività di Banzai Media (0,5 milioni), nonché gli ammortamenti degli oneri capitalizzati del business scolastico di Rizzoli Libri (1,1 milioni). Su base omogenea, il risultato operativo adjusted è positivo e pari a 4,5 milioni.

Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per 9,5 milioni ed include oneri finanziari per 3,4 milioni, in diminuzione grazie ad un più efficiente utilizzo delle linee di credito, nonostante l’incremento dell’indebitamento netto medio per circa 50 milioni derivante dall’esborso per l’acquisizione di Rizzoli Libri.

Il risultato netto è conseguentemente negativo per 9,2 milioni. Senza Rizzoli Libri, la riduzione degli oneri finanziari è pari al 31% e consente di contenere la perdita finale in 1,6 milioni.

A fine marzo l’indebitamento finanziario netto del gruppo ammonta a 286,2 milioni, in peggioramento di 22,6 milioni rispetto a fine 2016 e di 61,3 milioni rispetto ad un anno prima.

Il management del gruppo ha confermato per l’intero esercizio 2017 la stima già comunicata rispetto al 2016 pro-forma, con ricavi sostanzialmente stabili e un Ebitda adjusted in crescita high-single digit, con un conseguente miglioramento della redditività percentuale.

Anche il risultato finale è confermato in significativo miglioramento di circa il 30 per cento. L’indebitamento finanziario netto a fine 2017 è stimato in riduzione rispetto al 31 dicembre 2016, con un rapporto PFN/Ebitda adjusted compreso tra 2,2/2x.