Il gruppo ha chiuso i primi tre mesi dell’esercizio con ricavi in aumento del 20,1% a 37,1 milioni, a cui è corrisposto un più che proporzionale incremento dei margini grazie al miglioramento dell’efficienza produttiva. L’Ebitda è cresciuto del 35,4% a 7,6 milioni e l’Ebit del 77,1% a 4,3 milioni. L’utile netto risulta raddoppiato a 3,1 milioni. Alzato il target 2017 sui ricavi a 145 milioni.
Nel primo trimestre 2017 Sabaf ha realizzato ricavi per 37,1 milioni, in crescita del 20,1% rispetto al pari periodo 2016 (+16,5% a parità di area di consolidamento) grazie al contributo positivo di tutti i mercati in cui opera il gruppo.
Nel dettaglio, il Medio Oriente e il nord Africa hanno evidenziato una graduale ripresa, mentre il nord e sud America hanno confermato gli sviluppi già mostrati nei trimestri precedenti.
L’incremento dei volumi, unito al miglioramento dell’efficienza produttiva, ha portato a un balzo dell’Ebitda del 35,4% a 7,6 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 20,4% (+230 basis point). Netto aumento anche dell’Ebit, che ha segnato un +77,1% a 4,3 milioni, con un ros dell’11,7% (+380 basis point).
Il trimestre si è chiuso con un utile netto raddoppiato a 3,1 milioni, anche grazie a una diminuzione del tax rate e di un saldo della gestione finanziaria che cambia segno da oneri netti pari a 0,1 milioni del primo trimestre 2016 a proventi netti per 0,1 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto aumenta di circa 1 milione a 24,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2016.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, si segnala che l’andamento delle vendite si mantiene positivo anche nel secondo trimestre, con il gruppo che stima di poter raggiungere nell’intero anno ricavi per 145 milioni, rispetto ai 140 milioni precedentemente indicati, e margini operativi in miglioramento rispetto al 2016.