[FLASH] Unicredit comincia a vedere i primi spiragli del piano Transform 2019. La banca guidata da Jean Pierre Mustier ha archiviato la prima trimestrale con un utile netto di 907 milioni, contro i 406 milioni realizzati nel primo trimestre 2016. Il dato batte nettamente il consensus di mercato che si attendeva un utile netto di 612 milioni di euro.
Il margine di intermediazione si è attestato a 4.833, in aumento del 3,4% rispetto al primo trimestre 2016 e anche nettamente superiore al consensus di mercato che si aspettava ricavi per 4.557 milioni di euro. C’è da rilevare, nell’analisi dei confronti, che i conti del 2016 sono stati riesposti per renderli comparabili con l’attuale esercizio e l’utile del primo trimestre 2016 risulta pari a 645 milioni.
A sospingere i risultati sono stati soprattutto il buon andamento delle commissioni (1.481 milioni +4,5% a/a) e dell’attività di trading (590 milioni + 75,1% a/a), mentre il margine di interesse si è stabilizzato (2.564 milioni -2,5% a/a). In calo i costi, soprattutto per la componente legata al personale, e in diminuzione le rettifiche su crediti, dopo gli accantonamenti record nel quarto trimestre 2016.
L’operazione di ricapitalizzazione ha permesso il ritorno a una solida posizione patrimoniale con il Cet1 fully loaded attestatosi all’11,45 per cento.

























