Il colosso media francese ha chiuso il primo trimestre 2017 con ricavi consolidati per 2,7 miliardi (+6,9%), un Ebit a 185 milioni (-52%) ed un utile netto adjusted a 155 milioni, in crescita del 57,2% rispetto all’analogo periodo del 2016. L’utile netto finale è pari a 101 milioni, in calo dell’88,3% a/a.
A fine marzo Vivendi presentava disponibilità finanziarie nette per 473 milioni, in diminuzione rispetto agli 1,1 miliardi di fine dicembre 2016, in seguito anche al piano di buy back attuato per 203 milioni.
Gli uomini di Vincent Bollorè hanno confermato i target per l’intero esercizio 2017, con un incremento superiore al 5% del fatturato ed una crescita del 25% dell’Ebit adjusted.
“Vivendi è sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi per il 2017″ ha detto il Ceo, Arnaud de Puyfontaine commentando, nel corso di una call conference con gli analisti, i risultati del primo trimestre del gruppo. “Quest’anno è stato un anno di crescita per il gruppo in particolare con la forte progressione dei risultati di Universal Music Group e i miglioramenti attesi per Canal +, la pay tv di Vivendi, nella seconda metà dell’anno”, sottolinea de Puyfontaine.
Vivendi ha inoltre presentato un’offerta per acquistare la quota di maggioranza posseduta dal gruppo Bolloré in Havas. L’offerta della società francese valuta il gruppo pubblicitario a 9,25 euro per azione, vale a dire con un premio dell’8,8% rispetto al prezzo di chiusura registrato nella giornata di mercoledì. Vincent Bolloré possiede circa il 60% di Havas e oltre il 20% di Vivendi tramite il suo gruppo.