Intorno alle 15:45, dopo l’avvio debole di Wall Street, le borse europee viaggiano ancora in marginale rialzo. A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,5% sostenuto in particolare dalle banche, precedendo il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid, invariato.
Sul Forex il dollaro perde terreno rispetto all’euro (EUR/USD a 1,092) e allo yen (USD/JPY a 113,4) dopo i dati macro statunitensi pubblicati nel primo pomeriggio.
Lo scorso mese i prezzi al consumo negli Usa sono cresciuti sostanzialmente in linea con le attese (+0,2% su base mensile e +2,2% rispetto all’aprile 2016) mentre il dato core ha mancato di poco le stime degli analisti, attestandosi sul livello più basso da fine 2015. Deludenti anche i dati sulle vendite al dettaglio di aprile, in aumento dello 0,4% su base mensile rispetto al +0,6% previsto.
In mattinata, invece, erano stati diffusi inoltre i numeri di marzo sulla produzione industriale dell’Eurozona, anch’essi sottotono (-0,1% su base mensile e un +1,9% a/a).
Tra le materie prime il petrolio resta poco mosso dopo i rialzi delle ultime sedute, con Wti e Brent rispettivamente in area 47,9 e 51 dollari al barile. In rimonta l’oro, che recupera la soglia dei 1.230 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del Btp scende di circa 2 basis point al 2,25%, separato dall’omologo tedesco da un differenziale di circa 185 punti base.
A Piazza Affari continua a volare BANCO BPM (+8%) in scia ai risultati positivi del primo trimestre. Sempre tra i bancari registrano buone performance anche UNICREDIT (+1,9%) e BPER (+0,9%) mentre INTESA (+0,6%) e UBI (+0,1%) sono più arretrate.
Ben intonato anche il comparto dei servizi finanziari con acquisti su AZIMUT (+1,1%), FINECO (+1,5%) e BANCA GENERALI (+0,6%).
Fra le migliori del listino anche TELECOM ITALIA (+2,4%), RECORDATI (+2,2%), ITALGAS (+1,9%) e UNIPOL (+1,9%).
In rialzo ATLANTIA (+0,9%) in attesa dell’approvazione dei dati contabili, mentre proseguono i realizzi su BREMBO (-1,6%). Scivolano in fondo al listino BUZZI (-2,8%), penalizzata dai risultati trimestrali e PRYSMIAN (-3,1%) ancora negativa in scia ai conti.
Segni rossi infine fra i petroliferi, con ENI a -0,2%, TENARIS a -1,3% e SAIPEM a -0,4 per cento. Secondo indiscrezioni quest’ultima potrebbe aggiudicarsi una gara da 400 milioni di dollari in Arabia Saudita.