Poste Italiane si appresta a iniziare una nuova fase dopo il recente insediamento del nuovo Ad Matteo Del Fante. Per il momento il manager proseguirà sulla falsariga della strada tracciata dai precedenti vertici. Il nuovo piano industriale a cui sta lavorando il nuovo numero uno sarà pronto tra fine 2017 e inizio 2018, di cui uno dei punti cardine sarà ancora l’ampliamento della gamma prodotti riferita al settore assicurativo e al risparmio gestito, nonché il potenziamento dei sistemi di pagamento. Tornando all’anno in corso, nel primo trimestre 2017 la società ha riportato a livello consolidato ricavi per 9,5 miliardi (-2,2%), un risultato operativo di 526 milioni (-6,4%) e un utile netto di 351 milioni (-4,4%).
Per Poste Italiane inizia una nuova fase dopo la recente nomina al vertice di Matteo Del Fante. Ora l’attenzione del mercato sarà puntata sulla strategia che il nuovo numero uno intenderà adottare per rafforzare la posizione del Gruppo. Il nuovo piano industriale a cui sta lavorando il nuovo Ceo dovrebbe essere pronto tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo. I punti centrali della strategia saranno ancora il settore assicurativo, il risparmio gestito e i sistemi di pagamento.
Ma passando ai conti, nel 1° trimestre 2017 il gruppo ha totalizzato ricavi pari a 9,5 miliardi, in calo del 2,2% rispetto al pari periodo 2016. In particolare, gli introiti del comparto servizi assicurativi si sono attestati a 7 miliardi, segnando una riduzione del 2,1% rispetto al periodo di confronto. Negativo anche il contributo dei servizi finanziari, che hanno consuntivato ricavi per 1,5 miliardi, riportando una flessione del 2,4 per cento. In diminuzione anche i ricavi derivanti dai servizi postali e commerciali (-2,4% a 914 milioni).
In dettaglio, per i servizi assicurativi e risparmio gestito, si segnala in particolare il calo della raccolta premi di Poste Vita (-3,2% a 5,9 miliardi).
Dal lato dei servizi finanziari, la discesa è imputabile prevalentemente a minori commissioni attive derivanti dal servizio di raccolta del risparmio postale e a minori interessi attivi sulla raccolta da conti correnti, i cui effetti sono stati solo in parte mitigati dall’incremento dei proventi derivanti dalla gestione attiva del portafoglio titoli del patrimonio Bancoposta, dal positivo contributo della carta Postepay e dalle fees di collocamento di prodotti di finanziamento.
Nel settore servizi postali i minori ricavi sono imputabili alla riduzione dei volumi dei prodotti postali (-9%).
La diminuzione dei ricavi si riflette sull’Ebit, che scende dai 562 milioni dei primi tre mesi del 2016 ai 526 milioni del periodo gennaio-marzo 2017, nonostante la riduzione dei costi operativi.
Il trimestre si chiude con un utile netto di si fissa a 351 milioni, in calo del 4,4% rispetto al primo trimestre 2016.
Per quanto riguarda le masse gestite/amministrate, a fine marzo 2017 si sono attestate a 498 miliardi, in aumento dell’1% rispetto al 31 dicembre 2016.
Sul fronte patrimoniale, a fine marzo Poste presenta una posizione finanziaria netta positiva di 103 milioni, ma in calo rispetto agli 893 milioni al 31 dicembre 2016.