Il gruppo che gestisce il sistema aeroportuale di Venezia-Treviso, con partecipazioni negli aeroporti di Verona, Brescia e Charleroi, archivia il primo trimestre 2017 con ricavi pari a 37,7 milioni, in crescita dell’8,2% rispetto all’analogo periodo del 2016 grazie al positivo apporto di entrambe le aree di operatività.
I ricavi aeronautici, principale business, crescono del 7,5%, grazie all’incremento del volume di passeggeri dell’intero sistema aeroportuale Venezia-Treviso (+6,8%).
I ricavi non aeronautici riportano uno sviluppo del 10,8%, spinti dal buon andamento del fatturato per pubblicità (+21,1%), giustificato dall’aumento degli impianti a disposizione, e dei ricavi per parcheggi (+17,3%).
L’Ebitda segna un progresso del 25,8% a 13,9 milioni, grazie ai risparmi in termini di costi della gestione operativa che hanno compensato i maggiori costi per materiali e del personale. La marginalità sale dal 31,6% al 36,8 per cento.
Sulla stessa scia l’Ebit che tocca 6,8 milioni (+23,3%) nonostante i maggiori ammortamenti correlati agli investimenti realizzati a Venezia.
La gestione finanziaria registra un calo del 7,5% per effetto delle minori perdite da società collegate valutate a patrimonio netto che si riducono di 0,4 milioni grazie al miglioramento dei risultati delle partecipate Aeroporto di Verona Villafranca Valerio Catullo e Airest Retail.
Tali dinamiche portano ad un balzo (+41,4%) dell’utile ante imposte che si attesta a 4,9 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2017 ammonta a 207,1 milioni, in contrazione di 31,1 milioni rispetto al fine 2016. Tale variazione ha beneficiato dell’incasso netto relativo alla cessione della partecipazione in Centostazioni realizzata nel gennaio 2017, del flusso in uscita relativo all’acquisto delle quote di minoranza nella controllata Archimede 1 e del flusso per investimenti realizzati nel sedime aeroportuale di Venezia.
Traffico
Nel primo trimestre 2017 in Italia il mercato segna una crescita del 5% (dati Assaeroporti). Il Sistema Aeroportuale di Venezia (aeroporti di Venezia e Treviso) registra una crescita del 6,8% superiore alla media nazionale, con quasi 2,4 milioni di passeggeri.
Nel dettaglio, l’aeroporto di Venezia evidenzia un traffico passeggeri di circa 1,8 milioni (+7,3%). Il traffico di linea su destinazioni domestiche diminuisce del 6%, mentre i passeggeri su destinazioni internazionali riportano una crescita del 10% rispetto al primo trimestre 2016.
Prosegue il consolidamento di Easyjet come primo vettore dello scalo, dopo l’apertura della base, con una quota di mercato del 29%, per oltre 520 mila passeggeri trasportati (+24%).
I passeggeri dello scalo di Treviso, che rappresenta il 25% del totale del sistema, sono oltre 600mila (+5,3%). Ryanair ha trasportato oltre 500mila passeggeri nei primi tre mesi del 2017, con un incremento del 4% rispetto all’anno precedente.
L’aeroporto di Verona e Brescia, entrambi di proprietà di Catullo di cui Save detiene il 40,3%, hanno registrato segnali positivi nei primi tre mesi dell’anno. Verona riporta un incremento del traffico passeggeri dell’8,2%, con oltre 520mila passeggeri movimentati, mentre i dati cargo dello scalo di Brescia evidenziano un andamento positivo del 15,3%, per oltre 7mila tonnellate di merce/posta movimentate.
Infine, il traffico dell’aeroporto di Charleroi, (controllato per il 27,7% da Save) ha trasportato 1,5 milioni di passeggeri confermando i numeri record raggiunti nel primo trimestre del 2016.
Commento
Save mira a concentrarsi nello sviluppo del Polo aeroportuale del Nord Est che comprende, Venezia, Treviso, Verona e Brescia. Tale percorso rappresenta l’applicazione delle linee guida del Piano nazionale degli aeroporti elaborato dall’Enac, che alla frammentazione contrappone la creazione di sistemi aeroportuali.
I risultati sono evidenti: Venezia e Treviso continuano a crescere, Verona si sta risollevando dopo anni di difficoltà, mentre su Brescia il gruppo sta operando per rilanciare un aeroporto dalle potenzialità ancora inespresse. Per quest’ultimo, la società ha come obiettivo il raggiungimento del break-even in 2-3 anni attraverso un piano di sviluppo al vaglio dell’Enac.
Per Verona, Save ha presentato all’Enac un piano di investimenti da 65 milioni per ampliare lo scalo estendendo l’aerostazione su due piani e realizzando 3-4 nuovi pontili d’attracco per gli aeroplani.