TBS Group, specializzata nella progettazione e gestione di servizi in outsourcing di ingegneria clinica e di ICT, ha consuntivato nel primo trimestre 2017 ricavi consolidati pari a 49,5 milioni, in crescita del 7,3% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Nel dettaglio, i ricavi della Business Unit “Servizi di Ingegneria Clinica e Soluzioni Integrate ICT Italia” (64,7% del fatturato consolidato) evidenzia un progresso del 10,3% a 32,1 milioni. Per contro, la Business Unit “Servizi di Ingegneria Clinica e Soluzioni Integrate ICT Estero” (35,3% del giro d’affari del gruppo) registra un aumento dei ricavi dell’1,3% a 17,5 milioni.
L’analisi dei ricavi per area geografica, evidenzia il calo di alcuni Paesi Europei come la Francia e il Regno Unito, che portano la quota di incidenza al 30,2% (33,4% primi tre mesi del 2016), mentre i Paesi extra-europei si incrementano per l’effetto della crescita dell’India (+0,5 milioni pari al +30,1% rispetto all’anno precedente).
L’Ebitda si esprime in 4,8 milioni, in crescita del 25,8% con l’incidenza percentuale sul fatturato che passa dall’8,3% al 9,8 per cento.
Dinamica che si amplifica a livello di Ebit che sale del 66,8% a 2,5 milioni. Il Ros (Ebit/ricavi) passa dal 3,3% al 5,1% del 2017.
Il conto economico si chiude con una perdita netta di competenza dei soci di 23mila euro, contro il rosso di 1,1 milioni del primo trimestre 2016.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2017 ammonta a 78,6 milioni, in aumento di 11,6 milioni rispetto a fine 2016. Tale andamento riflette l’aumento del capitale circolante e l’operazione di acquisto del ramo di azienda di Esaote che ha portato un esborso di 4,1 milioni.
L’amministratore delegato, Paolo Salotto, commenta: “I soddisfacenti risultati raggiunti nel primo trimestre del 2017, solitamente penalizzato da elementi tipici della stagionalità, confermano la validità delle scelte strategiche effettuate, su tutte la maggiore focalizzazione sul nostro core business in Italia, accompagnata da una significativa rivisitazione della nostra offerta e la spinta verso i mercati esteri. L’implementazione del nuovo assetto organizzativo, che prevede la gestione del business su base geografica sta iniziando a dare i primi risultati, evidenziati dalla crescita dei ricavi e della marginalità del mercato italiano e dall’incremento delle vendite all’estero, in particolare nei Paesi extra UE. Le ulteriori iniziative in corso di implementazione anche per quel che riguarda le innovative modalità di erogazione dei nostri servizi, ci inducono a guardare con ottimismo allo sviluppo futuro del nostro Gruppo”.