Fidia ha chiuso il primo trimestre 2017 con un valore della produzione di 10,2 milioni e ricavi netti pari a 7,5 milioni, in calo rispettivamente del 19,4% e del 7 per cento.
Un andamento che sconta un trend non omogeneo delle tre linee di business in cui opera la società, oltre ad una certa pressione sui prezzi di vendita. In particolare, la crescita del settore elettronico è stata controbilanciata dalla flessione del settore dei sistemi di fresatura ad alta velocità e del settore dell’assistenza post-vendita, che hanno sofferto soprattutto il trasferimento della produzione nel nuovo stabilimento di Forlì.
Per quanto riguarda la gestione operativa, il calo dei volumi ha impattato negativamente sui margini, dato il prevalere dei costi fissi nella struttura di costo che caratterizza la società. L’Ebitda risulta negativo per 1,6 milioni rispetto ai -0,8 milioni del primo trimestre 2016, mentre l’Ebit, anch’esso negativo, aumenta a 1,8 milioni rispetto ai -0,8 milioni del periodo di confronto.
Il trimestre si chiude infine con una perdita netta di circa 2 milioni, contro i -0,9 milioni del primo trimestre 2016.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto rispetto al 31 dicembre 2016 aumenta di circa 0,3 milioni a 7,7 milioni.