Movimenti contenuti sull’azionario europeo, con i listini che si discostano poco dalla parità. Intorno alle 12:00 il Ftse Mib di Milano segna un timido +0,1%, sostanzialmente in linea con l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%). Lievemente negativi invece il Dax di Francoforte (-0,3%) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%).
Pochi spunti di rilievo anche dall’agenda macro europea, che ha visto solamente i dati finali di aprile sull’inflazione italiana. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) è aumentato dello 0,8% su base mensile e del 2,0% su base annua, confermando le stime preliminari. Nel pomeriggio è atteso invece dagli Stati Uniti l’indice Empire Manifacturing di maggio.
Sul Forex l’euro si apprezza nei confronti del dollaro (EUR/USD a 1,095), con quest’ultimo ancora parzialmente penalizzato dai dati macro sotto le attese di venerdì su vendite al dettaglio e inflazione. Biglietto verde e moneta unica avanzano lievemente sullo yen, con USD/JPY e EUR/JPY rispettivamente a 113,45 e 124,25.
Quotazioni dell’oil in rialzo fra le commodities con il Brent a 52,4 dollari (+3,1%) e il Wti a 49,4 dollari (+3,2%). I prezzi dell’oro nero beneficiano di alcune indiscrezioni secondo cui Russia e Arabia Saudita si starebbero accordando per estendere il piano di riduzione della produzione di petrolio anche al secondo semestre 2017. Leggero progresso anche per l’oro, che torna sopra quota 1.232 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund resta poco mosso in area 185 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,25 per cento.
A Piazza Affari gli acquisti promuovono ATLANTIA (+2,2%) dopo l’annuncio di un’offerta pubblica di acquisto e/o scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Abertis a 16,5 euro per azione, per un controvalore complessivo di 16,34 miliardi. L’operazione ha l’obiettivo di creare il leader mondiale nella gestione delle infrastrutture di trasporto con un portafoglio di asset diversificato in 19 paesi con 14.095 km di autostrade e 60 milioni di passeggeri negli aeroporti di Roma e Nizza.
Ben intonati anche i petroliferi in scia al rialzo del greggio, con ENI (+0,9%), SAIPEM (+1,3%) e TENARIS (+2%).
Tra i bancari spicca BPER (+1,6%) mentre restano più arretrate INTESA (+0,3%) e BANCO BPM (+0,5%), ancora positiva dopo il rally seguito alla pubblicazione della trimestrale. In flessione invece UBI (-0,2%), MEDIOBANCA (-0,3%) e UNICREDIT (-0,5%).