Intorno alle 15:45, dopo l’avvio in marginale rialzo di Wall Street, le borse europee viaggiano ancora poco distanti dalla parità, sostenute dalle buone performance degli energetici in scia al rally del greggio. Il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,35%, precedendo il Ftse 100 di Londra (+0,15%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,25%). Lievemente negativi invece il Dax di Francoforte (-0,15%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%).
Fra le materie prime prosegue il movimento ascendente del petrolio, con il Brent a 52,3 dollari e il Wti a 49,3 dollari. I prezzi dell’oro nero beneficiano di alcune indiscrezioni secondo cui Russia e Arabia Saudita si starebbero accordando per estendere il piano di riduzione della produzione di petrolio anche al secondo semestre 2017. Leggero progresso anche per l’oro, che si riavvicina a 1.234 dollari l’oncia favorito dal dollaro debole.
Sul Forex infatti l’euro/dollaro continua ad apprezzarsi verso quota 1,099, con il biglietto verde ancora parzialmente penalizzato dai dati macro sotto le attese di venerdì. In lieve rialzo il cambio dollaro/yen a 113,6 mentre la moneta unica risale a 124,8 nei confronti della valuta nipponica.
Pochi spunti di rilievo dall’agenda macro, che in Europa ha visto solamente i dati finali di aprile sull’inflazione italiana. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) è aumentato dello 0,8% su base mensile e del 2,0% su base annua, confermando le stime preliminari.
A Piazza Affari gli acquisti promuovono ancora ATLANTIA (+2,9%) dopo l’annuncio di un’offerta pubblica di acquisto e/o scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Abertis a 16,5 euro per azione, per un controvalore complessivo di 16,34 miliardi. L’operazione ha l’obiettivo di creare il leader mondiale nella gestione delle infrastrutture di trasporto con un portafoglio di asset diversificato in 19 paesi con 14.095 km di autostrade e 60 milioni di passeggeri negli aeroporti di Roma e Nizza.
Ben intonati anche i petroliferi in scia al rialzo del greggio, con TENARIS a +2,3%, SAIPEM a +1,2% e ENI a +0,9 per cento. Quest’ultima ha avviato, in anticipo rispetto a quanto annunciato, la produzione a gas del progetto in acque profonde “Jangkrik Development Project”, nell’offshore dell’Indonesia.
Tonica anche ITALGAS (+1,7%) mentre le altre utilities scambiano poco sotto dalla parità. Tra i bancari spiccano BPER (+2,5%) e BANCO BPM (+1,4%), ancora positiva dopo il rally seguito alla pubblicazione della trimestrale, mentre restano più arretrate INTESA (+0,5%) e UNICREDIT (-0,7%).
In lieve rialzo MEDIASET (+0,5%) dopo che Fininvest è salita al 39,53% del capitale mentre la famiglia Doris sarebbe disposta ad acquistare una quota del 5% della partecipazione del 20% di BANCA MEDIOLANUM (-0,6%) detenuta da Fininvest qualora il Gruppo del Biscione dovesse essere costretto a cederla per ottemperare alla richiesta effettuata dalla Bce e ribadita da Bankitalia.