L’ormai imminente insediamento di Alberto Minali al vertice di Cattolica potrebbe cambiare le carte in tavola nei rapporti tra la compagnia veronese e la Banca Popolare di Vicenza.
Secondo le ultime indiscrezioni, Fabrizio Viola, Ceo della banca vicentina, vorrebbe fissare un incontro con Minali per ridiscutere la situazione.
Lo scorso aprile Cattolica aveva manifestato l’intenzione di esercitare la facoltà di vendere all’ex popolare le quote detenute nelle tre joint venture in partnership nella bancassurance, da cui ricaverebbe circa 180 milioni.
Per tutta risposta l’istituto veneto, che aveva contestato tempi e modi della decisione presa da Cattolica, ha venduto una quota del 6% detenuta nella compagnia assicurativa per un controvalore di 76,1 milioni.
Attualmente Popolare Vicenza possiede ancora il 9% della compagnia veronese, che non potrà vendere prima di luglio a causa di un vincolo di lock-up di 90 giorni.
Considerando che Minali assumerà l’incarico di Ceo di Cattolica dal prossimo 1° giugno, i due manager tecnicamente avrebbero un mese per provare a ricucire la situazione, prima che si apra la finestra del lock-up.