Il gruppo ha chiuso i primi tre mesi del 2017 con ricavi in crescita del 4,6% a 141,5 milioni, grazie soprattutto al buon andamento della omonima Divisione Datalogic (+6,3%). Il positivo mix prodotto derivante dalla nuova strategia ha consentito inoltre un più che proporzionale incremento dei margini, con Ebitda ed Ebit in aumento rispettivamente del 10,3% e del 7,4 per cento. L’utile netto balza del 18,2% a 11,9 milioni, mentre la posizione finanziaria netta è negativa per 10,5 milioni e in peggioramento rispetto al 31 dicembre 2016 principalmente per effetto della stagionalità del business.
A partire dall’esercizio in corso è diventato operativo il nuovo modello organizzativo del gruppo che riflette il nuovo posizionamento di Datalogic sul mercato, con il passaggio di un approccio divisionale incentrato sul prodotto ad uno focalizzato sui clienti e organizzato in quattro settori di riferimento (Retail, Transportation & Logistics, Manufacturing e Healthcare).
Nel primo trimetre 2017 Datalogic ha realizzato ricavi per 141,5 milioni, in crescita del 4,6% su base annua (+3,1% a cambi euro/dollaro costanti) nonostante il go live della nuova organizzazione e la chiusura pianificata delle spedizioni nelle prime due settimane dell’anno.
Nel dettaglio, la Divisione Datalogic, che rappresenta il core business del gruppo con oltre il 90% del giro d’affari complessivo, ha segnato un incremento del fatturato del 6,3% (+4,9% a cambi costanti) grazie in particolare al settore Manufacturing (+10,8%) e all’Healthcare (+68,9%).
Positivo anche il contributo della Divisione Net Systems, che ha evidenziato una crescita del 5,5% (+2,7% a cambi costanti) continuando a beneficiare dell’ordine ricevuto da Royal Mail, mentre la Divisione Informatics ha registrato una flessione del 19,1% (-21,7% a cambi costanti) perlopiù dovuto a stagionalità e al passaggio dalla vendita di prodotti alla vendita di licenze.
A livello di area geografica, l’Europa ha segnato un +7,3% a 78,5 milioni (oltre il 55% del fatturato totale). Positivo anche l’andamento in area Apac (+14,6%), grazie soprattutto al contributo della Cina (+30%), mentre il nord America (-1,5%) e l’area Resto del mondo (-9,9%) hanno registrato una flessione.
Gli ordini acquisti nel corso del trimestre, inoltre, sono aumentati del 14,8% a 161 milioni, a conferma delle aspettative di crescita anche per i prossimi mesi.
Per quanto riguarda la gestione operativa, il miglioramento del costo del venduto e del mix prodotto ha consentito un incremento dei margini, con l’Ebitda in aumento del 10,3% a 20,8 milioni, portando l’incidenza sui ricavi al 14,7% (+80 basis point), e l’Ebit del 7,4% a 15,3 milioni, con un ros del 10,8% (+30 basis point).
La bottom line evidenzia un balzo dell’utile netto del 18,2% a 11,9 milioni, anche grazie ad una diminuzione degli oneri finanziari netti e del carico fiscale.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta negativa per 10,5 milioni, in peggioramento rispetto al dato positivo per 3,5 milioni al 31 dicembre 2016 principalmente per effetto degli investimenti effettuati nel periodo e per il fisiologico aumento del capitale circolante nel primo trimestre.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, nel prosieguo del 2017 il gruppo si attende di continuare nella crescita dei ricavi ad un tasso superiore rispetto ai mercati di riferimento, con focus in particolare in nord America e in area Apac, mentre in Europa l’obiettivo è consolidare ulteriormente la propria posizione di leadership.
Intorno alle 11:30 il titolo segna un +3% rispetto al -0,1% del Ftse Italia Star.