Apertura incerta per le borse europee, dopo la chiusura in modesto rialzo ieri a Wall Street, con i nuovi record in chiusura di S&P500 e Nasdaq, e la seduta poco mossa delle piazze asiatiche in mattinata. Intorno alle 9:10 il Ftse Mib di Milano è in flessione dello 0,1% in area 21.680 punti, in linea con il Dax di Francoforte. L’Ibex 35 di Madrid è invariato, il Ftse 100 di Londra a +0,1% mentre il Cac 40 di Parigi cede circa mezzo punto percentuale.
Giornata ricca di appuntamenti macroeconomici, tra cui spiccano i dati preliminari sul Pil del primo trimestre dell’Eurozona e gli indici Zew tedeschi. Previsti anche il Pil dell’Italia, i prezzi al consumo di aprile di Regno Unito e Francia (in linea con le attese) ed i prezzi alla produzione dello stesso mese in Gran Bretagna. Dagli Stati Uniti invece sono attesi i dati sulla produzione industriale, i nuovi cantieri residenziali e le licenze edilizie di aprile.
Fra le materie il petrolio scambia ancora in marginale rialzo, con Brent e Wti rispettivamente poco sopra i 52 e i 49 dollari al barile dopo che Arabia Saudita e Russia si sono dette disponibili ad estendere i tagli alla produzione fino a marzo. Resta da capire la posizione degli altri Paesi esportatori ma il segnale è senz’altro positivo in vista del meeting del 25 maggio. In recupero anche i metalli preziosi, con l’oro in area 1.235 dollari e l’argento a 16,75 dollari l’oncia.
Sul Forex intanto continua a perdere terreno il dollaro, con l’EUR/USD che risale fino a 1,101 e il cambio con lo yen che scivola a 113,3. Riparte poco mosso infine il mercato obbligazionario, con il rendimento del Btp stabile al 2,26% e lo spread in area 184 punti base.
A Piazza Affari parte ancora in rialzo ATLANTIA (+1%) dopo l’Opas su Abertis annunciata ieri. Per finanziare l’operazione, dopo la vendita del 10% di Aspi, il gigante infrastrutturale italiano potrebbe valutare una cessione di una parte delle quote in Save, nell’aeroporto di Nizza e del 4% di Cellnex in mano ad Abertis per evitare l’obbligo di un’Offerta di acquisto.
Prese di profitto su ITALGAS (-1,1%), fra le migliori di ieri, negativa come le altre utilities SNAM (-0,8%), TERNA (-0,4%) mentre ENEL e A2A sono poco distanti dalla parità.
Avvio poco mosso anche per le banche e per i petroliferi, così come per FCA (invariata) dopo i dati sulle immatricolazioni europee che hanno evidenziato un calo dello 0,5% ad aprile nonostante una crescita della quota di mercato al 7,3 per cento.
Fuori dal listino principale sale SIAS (+1,1%) dopo i dati contabili diffusi ieri a mercati chiusi mentre oggi si attendono i risultati del primo trimestre di SARAS.