Piccola pausa di riflessione in Borsa per Banca Farmafactoring, società attiva nella gestione e smobilizzo dei crediti commerciali vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni in Europa, dopo i rialzi di ieri e l’apertura positiva di stamane. Le azioni del Gruppo guidato da Massimiliano Belingheri segnano alle 10:30 una flessione dello 0,8% a 4,8 euro, dopo la fiammata di ieri che ha spinto i titoli al rialzo del 3,2% a 4,85 euro.
La banca, fresca di debutto in Borsa dove è approdata il 7 aprile scorso, ha presentato la settimana scorsa i risultati della prima trimestrale dopo la quotazione, che sono stati decisamente positivi. L’utile netto è salito del 19,2% a 21,7 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e il margine di intermediazione è aumentato del 20,1% a 45,9 milioni, sostenuto dall’aumento dello stock di crediti (+11%), dall’ampliamento degli spread e dagli elevati livelli di incasso degli interessi di mora. Buona anche l’efficienza della gestione, in particolare il cost/income ratio è pari al 34 per cento.
Tempo di rielaborare i risultati presentati il 9 maggio, per la banca che deve ancora conquistare la fiducia del mercato e comprovare la capacità di produrre i profitti attesi, e alcuni broker sono usciti con report positivi. Diverse raccomandazioni di studi pubblicati dopo la presentazione della trimestrale concludono con un ‘buy’ e target price compresi in un range tra i 5,7 e i 6 euro per azione. Cifre che rappresentano un upside tra il 18% e il 25% rispetto agli attuali corsi di Borsa.
La società opera nel particolare segmento delle amministrazioni pubbliche e, dopo il debutto in Borsa, alcuni analisti avevano sottolineato come la ripresa efficienza da parte della pubblica amministrazione potesse rappresentare un limite allo sviluppo del business di Banca Farmafactoring. Il titolo dopo la quotazione del 7 aprile a 4,14 euro era sceso nei giorni successivi ad un minimo di 4,07 euro. Ma i risultati positivi sembrano smentire, almeno per il medio periodo, i timori evidenziati.