L’obiettivo è cablare 19 milioni di abitazioni in Italia attraverso un piano complessivo degli investimenti, sia per le aree A e B (a successo di mercato) sia per le aree C e D (a fallimento di mercato) di 6,5 miliardi, con un ritmo di 1 miliardo all’anno. È quanto ha dichiarato l’amministratore delegato di OpEn Fiber (OF), Tomaso Pompei, in un’intervista rilasciata a “Il Sole 24 Ore”.
L’Ad ha spiegato che per cablare le prime 10 città pilota (Perugia, Genova, Firenze, Napoli, Padova, Venezia, Bari, Cagliari, Palermo, Catania) OF ha già avviato investimenti per un miliardo, coperto sinora dal capitale immesso in OF per 712 milioni con la fusione di Metroweb, effettiva da marzo 2017, che si aggiunge al finanziamento da 500 milioni concesso a fine 2016 dagli azionisti paritetici di OF, Enel e CDP.
Inoltre, Pompei ha dichiarato che questo progetto ha tutte le caratteristiche per essere finanziato anche dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI), con cui OF sta approfondendo le caratteristiche dell’operazione. Il finanziamento della realizzazione della rete in fibra sarà “una delle più grandi operazioni di project finance in questo momento in Europa”.
Entro inizio giugno OF intende completare la cablatura (=80% delle abitazioni coperte) di Perugia, dove i lavori sono iniziati lo scorso luglio. In parallelo sta proseguendo la cablatura delle altre 9 città e la commercializzazione da parte dei partner Vodafone, Wind Tre, Tiscali e GO internet. Entro fine maggio OF comincerà a lavorare su altre 80 città.
Per l’intero territorio nazionale OF utilizza l’infrastruttura di riferimento di e-Distribuzione (Enel) ed è con A2A in Lombardia (ad accezione di Milano dove è già presente con la rete Metroweb), con Iren a Torino e Genova, con Hera in Veneto ed Emilia Romagna, on Dolomiti Energia per il Trentino Alto Adige. Per Roma, Pompei ha confermato che era stato firmato un accordo preliminare con il vertice precedente di Acea e che sono state avviate iniziative sperimentali in alcuni quartieri della città.
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