Avvio in calo per le borse europee in un rinnovato clima di incertezza dovuto alle vicende che stanno vedendo protagonista il presidente americano Donald Trump. Intorno alle 9:15 a Milano il Ftse Mib arretra dello 0,9%, seguito dal Cac 40 di Parigi (-0,6%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), il Dax di Francoforte (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).
I mercati temono che il neo inquilino alla Casa Bianca possa non avere le forze di portare avanti il suo programma di riforme dopo le nuove crisi politiche che lo hanno coinvolto. Preoccupazioni che stanno continuando a penalizzare il dollaro, con il cambio EUR/USD tornato in area 1,11 e l’USD/JPY a 112,4.
Il nuovo clima di incertezza e l’indebolimento del dollaro hanno favorito invece i metalli preziosi a partire dall’oro, tornato in area 1.245 dollari l’oncia. Sempre tra le materie prime, in lieve ribasso invece il petrolio con il Brent (-0,4%) a 51,4 dollari e il Wti (-0,5%) a 48,4 dollari, in attesa della pubblicazione dei dati ufficiali Eia sulle scorte settimanali Usa questo pomeriggio.
Sul fronte macro l’agenda di oggi appare povera di spunti rilevanti ad eccezione dei dati sull’inflazione dell’Eurozona di aprile, da leggere sempre in chiave Bce.
Nel comparto del reddito fisso, infine, ancora in calo i rendimenti governativi, con il tasso sul Btp sceso al 2,19% separato da uno spread con il Bund in area 179 punti base.
Tornando a Piazza Affari, scatta qualche presa di profitto su ATLANTIA (-0,6%) dopo i rialzi delle scorse sedute seguiti al lancio dell’Opa su Abertis. Si segnala inoltre che Standard & Poor’s e Moody’s hanno confermato i rating sulla società, con la prima che ha modificato l’outlook da stabile a negativo.
In calo LUXOTTICA (-1,2%), che ha annunciato l’intenzione di procedere al delisting da New York, e sempre nel lusso arretrano MONCLER (-0,8%) e FERRAGAMO (-0,7%).
Deboli i petroliferi ENI (-1,2%), SAIPEM (-0,9%) e TENARIS (-0,8%), con le vendite che colpiscono anche i bancari. In rosso INTESA (-0,7%), UNICREDIT (-1,6%), UBI (-1,5%), BPER (-1,5%) e BANCO BPM (-1,9%)
Scivola in fondo al listino FCA (-2,7%) con la Commissione Europea che oggi potrebbe annunciare l’apertura di una procedura di infrazione delle normative a carico dell’Italia, avendo dei dubbi sulla compatibilità con le norme Ue del software sulle Fiat 500X e sulle emissioni di Nox.
Fuori dal paniere principale, l’azionista di maggioranza di DATALOGIC (-5,7%) Hydra ha avviato la cessione di una quota pari a fino il 5% della società attraverso una procedura di accelerated bookbuilding riservata ad investitori istituzionali.