L’Assemblea degli Azionisti è convocata per il 1° giugno al fine di approvare il bilancio 2016 [Energy Lab (Aim) – Perdita netta di 0,4 mln nel 2016]. A tal proposito, si segnala che le relazioni della società di revisione BDO Italia S.p.A., sia al bilancio civilistico sia al bilancio consolidato, evidenziano l’impossibilità a esprimere un giudizio.
Energy Lab si trova in una situazione di squilibrio finanziario ed economico dovuto principalmente al mancato incasso di crediti, a causa soprattutto dello slittamento dell’entrata in funzione degli impianti e dell’ottenimento delle relative tariffe incentivanti. La parte della nota integrativa sulla continuità aziendale redatta dagli amministratori prevede un piano per gli esercizi 2017 e 2018 che si basa principalmente sull’aumento dei ricavi e dei margini operativi dell’EPC relativi ad impianti Biogas e Syngas e sull’incasso dei crediti commerciali e finanziari.
BDO evidenzia che:
- una parte significativa dei ricavi Biogas sono relativi alla costruzione degli impianti, di cui non risultano iniziati i lavori in attesa dell’ottenimento di alcune varianti alle autorizzazioni;
- l’incasso di alcuni crediti verso la controllata Magenta dipende dall’ottenimento di finanziamenti bancari da parte di quest’ultima, subordinati all’ottenimento della tariffa incentivante.
- l’incasso dei crediti nei confronti della controllata non consolidata E-Biogas avverrà con la cessione della società dopo il completamento degli impianti e l’ottenimento della tariffa incentivante. Le procedure di revisione hanno evidenziato incertezze in merito alle tempistiche.
Tutto ciò fa sorgere dubbi in merito alla capacità di Energy Lab di continuare a operare sulla base del presupposto di continuità aziendale. Infine, la società di revisione non ha ricevuto evidenze atte a comprovare che lo stanziamento di debiti per fatture da ricevere (relativi a beni da utilizzare nei predetti impianti) siano relativi all’esercizio 2016. Conseguentemente, il patrimonio netto e la perdita di esercizio risultano rispettivamente sopravvalutato e sottovalutato per 1,73 milioni al lordo dell’eventuale effetto fiscale.