I titoli del gruppo guidato da Sergio Marchionne si confermano in fondo al principale listino di Piazza Affari, segnando poco prima delle 17:00 un -3,5% a 9,32 euro rispetto al -0,1% del Ftse Mib.
Proseguono dunque le vendite sulle azioni Fca in scia alla possibile azione legale che la società potrebbe dover affrontare in Usa per aver violato le norme sulle emissioni dei veicoli diesel.
A mettere sotto pressioni le quotazioni del gruppo contribuiscono però anche altri fattori, a partire dall’incertezza politica negli Stati Uniti in seguito al cosiddetto “Russia-gate” e il conseguente indebolimento del dollaro.
Il Lingotto è infatti fortemente esposto al mercato americano, dove realizza oltre il 60% del fatturato e circa l’85% dell’Ebit.
Un altro elemento che sta pesando sui corsi azionari di Fca è il nuovo scandalo che ha investito il Brasile, dopo che lo scorso agosto Dilma Rousseff era stata destituita dalla carica di presidente in seguito alla condanna per gravi irregolarità fiscali.
Fonti di stampa locale hanno infatti svelato che l’attuale capo di stato Michel Temer avrebbe pagato una tangente per comprare il silenzio dell’ex presidente della Camera Eduardo Cunha, accusato di corruzione e in carcere dallo scorso ottobre.
Temer ora rischia di subire la procedura di impeachment riaccendendo i fari sull’incertezza politica proprio nel momento in cui la prima economia del sud America stava cominciando a mostrare segnali di ripresa dopo anni di recessione.
Una notizia sicuramente non positiva per la casa di Detroit, che nel 2016 aveva confermato la propria posizione di leadership nel mercato brasiliano con circa 350 mila unità vendute. Nel primo trimestre dell’esercizio, inoltre, Fca ha realizzato in sud America ricavi in crescita del 28% a 1,67 miliardi principalmente grazie al positivo effetto prezzi in Brasile.
Risultati che avevano alimentato le speranze di una ripresa della prima economia dell’America Latina dopo due anni di recessione, messa ora a rischio dallo scoppio di una nuova crisi politica.
Da sottolineare che il mercato brasiliano presenta ancora volumi ridotti (pari a circa il 7% del totale) per Fca, ma in un contesto in cui la domanda Usa sta rallentando aumentare il peso dei ricavi in sud America potrebbe rappresentare un’opportunità, con la conquista della leadership nel segmento dei Suv che dovrebbe garantire un recupero di marginalità nella regione.
Nonostante i forti ribassi delle ultime due sedute, l’andamento borsistico da inizio anno resta positivo di circa il 6,5% con una sotto-performance rispetto al Ftse Mib di circa il 4 per cento.
Ricordiamo inoltre che il titolo tratta a sconto in termini di multipli sia rispetto ai principali peers americani che europei.