Chiusura in territorio negativo per le borse europee, che riescono però a recuperare parte delle perdite cumulate nel corso della seduta anche grazie al rimbalzo messo a segno dagli indici americani nelle prime ore di contrattazioni.
Decisa rimonta in particolare per Milano, con il Ftse Mib che dopo essere arrivato a cedere oltre il 2% scendendo sotto i 21 mila punti chiude con un +0,1% a 21.299 punti. In calo invece l’Ibex 35 di Madrid (-1%), il Ftse 100 di Londra (-0,9%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%) e il Dax di Francoforte (-0,3%).
Permane comunque un certo grado di incertezza sui mercati legata alla tempesta politica che ha colpito il presidente americano Donald Trump, che secondo alcuni operatori rischia di mettere in discussione l’agenda di riforme dell’amministrazione Usa volte alla crescita economica.
Timori che potrebbero influire anche sulle attese per un rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed nel prossimo meeting di giugno e che hanno portato il dollaro sui minimi di sei mesi nei confronti delle altre valute.
Il biglietto verde è comunque riuscito a recuperare terreno rispetto alla mattinata sia nei confronti dello yen, con il cambio USD/JPY tornato a 111,1, che dell’euro, con l’EUR/USD a 1,113. In rialzo la sterlina, con il GBP/USD salito a 1,3 dopo la pubblicazione dei dati positivi sulle vendite al dettaglio di aprile in Gran Bretagna.
Tra le materie prime, inverte la rotta nel finale il petrolio con il Brent (+0,6%) a 52,2 dollari e il Wti (+0,7%) a 49,4 dollari, mentre l’oro si mantiene in area 1.255 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, sostanzialmente stabile il rendimento del Btp al 2,15%, con uno spread rispetto al Bund in area 180 punti base.
Tornando a Piazza Affari, vendite soprattutto su FCA (-3,1%) che riesce però a recuperare dai minimi toccati in mattinata dopo le indiscrezioni secondo cui gli Usa sarebbero pronti ad intentare una causa civile per la violazione delle norme sulle emissioni dei veicoli diesel.
Male anche TELECOM ITALIA (-2,6%) alle prese con lo scandalo politico che sta coinvolgendo il presidente brasiliano Michel Temer e dalle indiscrezioni secondo cui la tlc potrebbe essere esclusa dall’asta per i diritti di trasmissione della Champions League.
Limita le perdite nel finale LEONARDO (-0,1%), dopo essere stato penalizzato in avvio di seduta dalla notizia delle dimissioni a sorpresa del capo del settore elettronica, difesa e sistemi di sicurezza, Fabrizio Giulianini, a poche ore dall’insediamento di Alessandro Profumo quale nuovo amministratore delegato del Gruppo.
In ordine sparso le banche con BANCO BPM (+2,5%), UNICREDIT (+0,6%) e UBI (+0,7%) in rialzo, mentre INTESA (-0,4%) e BPER (-1,2%) hanno chiuso in negativo.
Acquisti invece FINECO (+2,1%) e YNAP (+1,7%), mentre rimontano nel finale FERRARI (+1,6%) e BUZZI (+0,7%). Tra le utilities bene in particolare ITALGAS (+1,3%), che beneficia anche della conferma da parte degli analisti di Barclays della raccomandazione ‘overweight’ con target price alzato da 4 a 4,85 euro.