Proseguono le vendite sui listini europei, che accelerano al ribasso ancora scossi dall’incertezza politica in Usa scatenata dalla vicende legate al cosiddetto Russia-gate. Poco prima delle 12:00 Milano si conferma fanalino di coda, con il Ftse Mib che lascia sul terreno il 2%, seguito dall’Ibex 35 di Madrid (-1,8%), dal Ftse 100 di Londra (-1,4%), dal Cac 40 di Parigi (-1,3%) e dal Dax di Francoforte (-1%).
Sul fronte macro l’agenda europea di oggi ha fornito pochi spunti rilevanti, con la sola pubblicazione delle vendite al dettaglio di aprile in Gran Bretagna, cresciute oltre le attese sia su base mensile (+2,3% contro il +1% del consensus) sia su base annua (+4% contro il +2,1% del consensus).
Intanto il dollaro tenta un parziale recupero dai minimi di periodo toccati in mattinata, anche se si conferma debole in scia al momento di difficoltà che sta attraversando il presidente Usa Donald Trump, a rischio impeachment, che secondo alcuni operatori potrebbe posticipare il rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed il prossimo giugno.
L’euro/dollaro scambia in area 1,112 e il dollaro/yen a 110,6 mentre la sterlina supera quota 1,3 dollari, rafforzandosi anche nei confronti della moneta unica (EUR/GBP a 0,8536) dopo i dati macro positivi.
Sull’obbligazionario, infine, poco mosso il rendimento del Btp al 2,14% mentre il tasso sul Bund scende di circa cinque basis point allo 0,33%, riportando lo spread in area 181 punti base.
Tornando a Piazza Affari, FCA (-5,7%) si conferma la peggiore del Ftse Mib in scia alla notizia secondo cui il Dipartimento di Giustizia americano sarebbe pronto ad intentare una causa civile per la violazione delle norme sulle emissioni.
Forti vendite sui bancari con BPER (-4,3%), BANCO BPM (-2,4%), INTESA (-2%), UNICREDIT (-2,9%) ed UBI (-3,2%). Sotto pressione anche i titoli fortemente esposti al dollaro e che avevano beneficiato maggiormente dell’effetto Trump, come STM (-3,5%), BUZZI (-2,6%) e LEONARDO (-2,4%).
Quest’ultima sconta anche la notizia delle dimissioni a sorpresa del capo del settore elettronica, difesa e sistemi di sicurezza, Fabrizio Giulianini, a poche ore dall’insediamento di Alessandro Profumo quale nuovo amministratore delegato del Gruppo.
In decisa flessione TELECOM ITALIA (-3,9%) anche in virtù dei timori sugli sviluppi politici in Brasile legati al presidente Michel Temer, intercettato mentre discuteva di denaro per comprare il silenzio di un potenziale testimone nel maggiore scandalo per corruzione della storia del Paese.
Nel lusso, infine, MONCLER (-2,1%) soffre del downgrade di Hsbc, che ha rimosso il titolo dalla Europe Super 10 tagliando il giudizio da ‘buy’ ad ‘hold’, mentre si difendono le utilities TERNA (-0,6%), SNAM (-0,1%) e ITALGAS (-0,6%), con quest’ultima che beneficia della conferma da parte degli analisti di Barclays della raccomandazione ‘overweight’ con target price alzato da 4 a 4,85 euro.