Mercati – Piazza Affari recupera terreno ma pesano Fca e Telecom Italia

Le piazze europee recuperano terreno con l’avvio poco mosso di Wall Street, in un clima comunque improntato all’incertezza a causa delle vicende politiche statunitensi. Intorno alle 16:00 il Ftse Mib arretra dello 0,3%, lievemente negativo come il Cac 40 di Parigi (-0,6%) e il Dax di Francoforte (-0,4%), mentre il Ftse 100 di Londra e l’Ibex 35 di Madrid cedono l’1,1 per cento.

Il cosiddetto “Russia-gate” ha alimentato i dubbi sulla capacità dell’amministrazione Trump di portare avanti il processo di riforme economiche e ad essere messa in discussione è addirittura la permanenza del magnate newyorkese alla Casa Bianca. Uno scenario che secondo alcuni operatori potrebbe costringere la Fed a rinviare il rialzo dei tassi di interesse, dato ormai per scontato nella prossima riunione di giugno.

Nel frattempo, sul Forex, il dollaro tenta un parziale recupero dai minimi di periodo toccati in mattinata, riportando il cambio con l’euro a 1,111 e restando in area 111 rispetto allo yen. In rialzo la sterlina che supera quota 1,3 dollari e si rafforza sulla moneta unica (EUR/GBP a 0,8535) dopo i dati macro positivi.

In Gran Bretagna infatti le vendite al dettaglio di aprile sono cresciute oltre le attese su base mensile e annua. Restando sui dati macro, negli Stati Uniti sono state diffuse le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, scese oltre le previsioni a 232 mila unità e l’indice di produzione della Fed di Filadelfia di maggio, attestatosi a 38,8 punti (22 punti ad aprile, 19,5 punti il consensus).

Tra le materie prime perde terreno il petrolio con Wti e Brent tornati sotto quota 49 e 52 dollari al barile, mentre tra i metalli preziosi l’oro resta in area 1.257 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, poco mosso il rendimento del Btp al 2,13% mentre il tasso sul Bund scende di circa 4 basis point allo 0,34%, riportando lo spread in area 179 punti base.

A Piazza Affari FCA (-4,7%) si conferma la peggiore del Ftse Mib in scia alla notizia secondo cui il Dipartimento di Giustizia americano sarebbe pronto ad intentare una causa civile per la violazione delle norme sulle emissioni.

Forti vendite su TELECOM ITALIA (-4%) penalizzata dallo scandalo che sta coinvolgendo il presidente del Brasile Michel Temer, intercettato mentre discuteva di denaro per comprare il silenzio di un potenziale testimone. Il colosso tlc realizza infatti il 25% del fatturato consolidato nel Paese sudamericano attraverso la controllata Tim Brasil.

I bancari recuperano terreno rispetto alla mattinata, con UNICREDIT (+0,4%) e BANCO BPM (+0,8%) che passano in positivo, mentre INTESA cede ancora lo 0,9 per cento.

In flessione LEONARDO (-0,7%), che sconta anche la notizia delle dimissioni a sorpresa del capo del settore elettronica, difesa e sistemi di sicurezza, Fabrizio Giulianini, a poche ore dall’insediamento di Alessandro Profumo quale nuovo amministratore delegato del Gruppo.

Nel lusso MONCLER (-0,9%) soffre il downgrade di Hsbc, che ha rimosso il titolo dalla Europe Super 10 tagliando il giudizio da ‘buy’ ad ‘hold’.

Si difendono le utilities, con lievi variazioni negative, beneficiando delle loro caratteristiche difensive (tra cui il basso beta e i buoni dividendi), ma anche della riduzione dei rendimenti sui governativi. ITALGAS guadagna addirittura lo 0,3%, grazie anche alla conferma da parte degli analisti di Barclays della raccomandazione ‘overweight’ con target price alzato da 4 a 4,85 euro.