Fonti di stampa indicano tra gli amministratori responsabili Josef Ackermann, che ha guidato la banca dal 2002 al 2012, Anshu Jain e Juergen Fitschen per il periodo 2012-2015.
Tra le sanzioni di importo più consistente si segnala quella relativa alla condotta fraudolenta nel collocamento dei titoli cartolarizzati sui mutui subprime, il cui esborso per la banca tedesca è stato pari a 7 miliardi di dollari (6,3 miliardi di euro).
La non corretta gestione della banca ha comportato, oltre ai danni diretti sul piano economico rappresentati dalle multe, anche un peggioramento dell’immagine dell’istituto e della fiducia di correntisti e investitori.
Negli ultimi due anni la banca ha tentato di imprimere una svolta alla propria gestione, dapprima con l’elezione del nuovo Ceo John Cryan e in seguito con l’aumento di capitale per 8 miliardi, che ha permesso di ripianare le perdite e continuare con gli investimenti.
A maggio di quest’anno la holding cinese HNA è entrata nel capitale della banca tedesca con una partecipazione del 10 per cento.
Alle 14:25 alla Borsa di Francoforte il titolo Deutsche Bank scambia a 16,78 euro in ribasso dello 0,4 per cento.