Partenza in frazionale rialzo per le borse europee, che tentano di recuperare parte delle perdite cumulate nelle ultime sedute in scia all’incertezza politica in Usa legata alla vicenda Russiagate. Intorno alle 9:15 il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,4%, insieme al Ftse 100 di Londra (+0,4%), al Cac 40 di Parigi (+0,4%), all’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) e al Dax di Francoforte (+0,2%).
In una giornata scarna di appuntamenti macro rilevanti, con il calendario di oggi che vedrà la sola pubblicazione della fiducia dei consumatori dell’Eurozona di maggio nel pomeriggio, i mercati restano alla finestra per capire gli sviluppi politici della bufera che ha coinvolto il presidente americano Donald Trump.
Maggiore chiarezza potrebbe arrivare la settimana prossima dall’audizione al Senato di James Comey, l’ex direttore dell’Fbi licenziato da Trump incaricato di indagare sulla vicenda denominata emailgate nell’ultima campagna elettorale.
Le borse sembrano aver ignorato invece il nuovo scandalo di corruzione scoppiato in Brasile, che minaccia la stabilità economica del Paese e mette a dura prova la tenuta di questo governo nato lo scorso agosto dopo l’impeachment ai danni dell’ex presidente Rousseff.
Tra le materie prime in lieve rialzo il petrolio con il Brent (+0,5%) a 52,8 dollari e il Wti (+0,6%) a 49,7 dollari, in attesa dei dati Baker Hughes sugli impianti di trivellazione in Nord America e, soprattutto, del meeting Opec della prossima settimana.
In leggera flessione, invece, l’oro a 1.250 dollari l’oncia, dopo che il clima di avversione al rischio delle scorse sedute e l’indebolimento del dollaro avevano portato il metallo giallo a toccare quota 1.260 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si restringe in area 176 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,12 per cento
Tornando a Piazza Affari, rimbalzo per FCA (+1,2%) dopo il crollo delle ultime due sedute in scia alle vicende legate alle emissioni in Europa e in Usa. Sempre nel settore auto, in rimonta anche BREMBO (+1,4%) dopo i realizzi che hanno colpito il titolo nelle scorse giornate.
Deciso recupero anche per BUZZI (+2,4%), fortemente penalizzato nelle scorse sedute dal clima di incertezza che aleggia sulla presidenza Trump. Bene anche LEONARDO (+1%) e FERRAGAMO (+0,6%).
Senza direzione precisa i bancari con UNICREDIT (+0,5%), UBI (-0,4%), INTESA (+0,3%), BPER (-0,1%) e BANCO BPM (+0,6%). Tra le utilities, infine, A2A (+0,6%) si sarebbe affidata a Rotschild per valutare se uscire dall’avventura in Montenegro, attraverso la cessione del 41,7% detenuto in Epcg entro la fine dell’anno.