Unicredit non rallenta il passo della propria azione di riduzione dello stock di crediti deteriorati. Così, mentre il progetto Fino che prevede la cessione di 17,7 miliardi di sofferenze lorde dovrebbe concludersi entro fine giugno, mette già in cantiere la dismissione di un secondo pacchetto da 3 miliardi che potrebbe essere messo sul mercato entro fine anno.
Secondo quanto raccolto da fonti di stampa, la definizione di questo secondo intervento di grosse dimensioni è alle prime battute e il team dedicato alla gestione del portafoglio di crediti deteriorati sta definendo i contorni dell’operazione, senza essere ancora entrato nel vivo della definizione delle singole posizioni da far rientrare nel pacchetto. Tuttavia, il ritmo imposto dal nuovo amministratore delegato Jean Pierre Mustier non ammette rallentamenti.
Il target di dismissioni incluso nel piano prevede 5,5 miliardi di cessioni al 2019, il progetto allo studio da 3 miliardi assicurerebbe un grosso passo avanti nella realizzazione degli obiettivi.
Dall’inizio dell’anno Unicredit ha provveduto alla dismissione di un portafoglio da 300 milioni nel primo trimestre, mentre nel mese di aprile è stata chiusa la dismissione di altri 400 milioni di npl lordi ed è in dirittura d’arrivo un altro pacchetto da 500 milioni.
Intanto a Piazza Affari le azioni della banca di piazza Gae Aulenti segnano alle 11:10 un rialzo dell’1,34% a 16,68 euro, riavvicinandosi al massimo degli ultimi 12 mesi toccato martedì 16 maggio a 17,1 euro. L’indice Ftse Italia Banche sale dell’1,19 per cento.

























