Il Ftse Mib ha chiuso la scorsa ottava sostanzialmente invariato a 21.567 punti , recuperando nella seduta di venerdì parte delle perdite cumulate nelle giornate precedenti in scia alla bufera del Russiagate che ha coinvolto il presidente americano Donald Trump.
In calo il settore dell’auto, con il Ftse Italia Automobili e Componentistica che ha segnato -2,7% w/w, rispetto al -2,1% w/w del corrispettivo indice europeo, appesantito soprattutto da Fca (-3% w/w).
Le azioni del gruppo italo americano hanno prima perso terreno in scia all’apertura da parte dell’Ue di una procedura di infrazione contro l’Italia per la questione delle emissioni diesel dei modelli Fca e sulle indiscrezioni di una possibile azione legale da parte del Dipartimento di giustizia Usa sempre sul tema delle emissioni, salvo poi recuperare parzialmente nella seduta di venerdì in scia alla notizia della richiesta formale all’Epa della certificazione sulle emissioni diesel.
Colpo di coda nel finale di ottava per Cnh (+2,1% w/w) dopo che la rivale statunitense Deere ha rivisto al rialzo la guidance 2017, mentre hanno prevalso le prese di profitto su Brembo(-3,1% w/w) e Ferrari (-2,6% w/w).
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni, ancora in rialzo Sogefi (+5,9% w/w) che nella scorsa ottava ha annunciato un progetto per l’avvio a fine 2018 della produzione di molle elicoidali per autoveicoli in Cina, da cui il gruppo si attende ricavi aggiuntivi annui pari a 20 milioni a partire dal 2023. Bene anche Piaggio (+1,6% w/w), mentre chiude la settimana in calo Carraro (-3,4% w/w) ancora in fase di aumento di capitale.