Apertura poco mossa per i listini europei ad eccezione del Ftse Mib (-1,1%) penalizzato dallo stacco cedole di diverse società che influisce per circa l’1,5 per cento. Intorno alle 9:15 il Dax di Francoforte è invariato, così come il Cac 40 di Parigi, mentre il Ftse 100 di Londra avanza dello 0,25% e l’Ibex 35 di Madrid arretra dello 0,4 per cento.
Per quanto riguarda la giornata odierna, priva di appuntamenti macroeconomici rilevanti, l’attenzione degli investitori nel Vecchio Continente è rivolta a Bruxelles, dove la Commissione Europea diffonderà le valutazioni sui programmi di stabilità dei Paesi membri, compreso quello dell’Italia per il 2018.
Nel pomeriggio invece si riunirà l’Eurogruppo alla presenza del governatore della Bce Mario Draghi per ratificare l’accordo tra la Grecia e i creditori.
Il tutto dopo la partenza di settimana in rialzo degli indici asiatici, reduci dalla più brillante performance dal 25 aprile scorso in scia alla precedente seduta positiva di Wall Street, grazie all’attenuarsi delle pressioni sull’amministrazione Trump, in attesa dell’audizione di Comey in programma mercoledì.
Nel weekend il presidente americano è volato in Arabia Saudita dove ha siglato accordi per armi e sistemi di difesa con Riad per 110 miliardi di dollari, con l’obiettivo di arrivare a 350 miliardi nei prossimi 10 anni. Si tratta della prima tappa di un tour internazionale che porterà Trump anche in Israele, Italia e Belgio.
Nel frattempo, tra le commodities, continua l’ascesa del petrolio, con Wti e Brent in area 51 e 54 dollari al barile grazie alla probabile estensione, nella riunione di Vienna in programma questo giovedì, dell’accordo OPEC sui tagli alla produzione di greggio.
Sul Forex il dollaro resta debole nei confronti delle altre principali valute, soffocato dalle vicende politiche che ruotano attorno al presidente americano Trump. Il cambio tra euro e biglietto verde scambia lievemente al di sotto di quota 1,12 mentre il dollaro/yen si attesta a 111,3.
Sull’obbligazionario, intanto, lo spread Btp-Bund è poco mosso in area 175 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,11 per cento.
A Piazza Affari, come detto in precedenza, pesa lo stacco dei dividendi di diverse blue chip: A2A, ATLANTIA, AZIMUT, BPER, BREMBO, BUZZI, CAMPARI, GENERALI, INTESA, ITALGAS, LEONARDO, LUXOTTICA, MONCLER, FERRAGAMO, SNAM, TENARIS e UNIPOL.
Fra gli altri titoli avanza ENI (+0,6%) mentre scambia intorno alla parità RECORDATI che ha siglato un accordo con AstraZeneca da 270 milioni per l’acquisizione dei diritti europei sui prodotti a base di metoprololo.