Dalla lettura dei futures sui principali indici europei si prospetta un avvio positivo per le borse continentali dopo la partenza di settimana in rialzo degli indici asiatici, che realizzano la più brillante performance dal 25 aprile scorso in scia alla precedente seduta positiva di Wall Street.
Venerdì infatti Dow Jones e S&P500 hanno chiuso allineati a +0,7%, seguiti dal Nasdaq a +0,5%, limitando così le perdite dell’ottava a circa mezzo punto percentuale, grazie all’attenuarsi delle pressioni sull’amministrazione Trump. Tensioni che potrebbero acuirsi nuovamente mercoledì, quando l’ex direttore dell’Fbi James Comey interverrà in un’audizione al Senato per chiarire le dinamiche del suo licenziamento.
Intanto, nel weekend, il presidente americano è volato in Arabia Saudita dove ha siglato accordi per armi e sistemi di difesa con Riad per 110 miliardi di dollari, con l’obiettivo di arrivare a 350 miliardi nei prossimi 10 anni. Si tratta della prima tappa di un tour internazionale che porterà Trump anche in Israele, Italia e Belgio.
Ad agevolare l’ascesa dei listini internazionali contribuisce anche la continua ascesa del petrolio, con Wti e Brent in area 51 e 54 dollari al barile grazie alla probabile estensione, nella riunione di Vienna in programma questo giovedì, dell’accordo OPEC sui tagli alla produzione di greggio.
Per quanto riguarda la giornata odierna, priva di appuntamenti macroeconomici rilevanti, l’attenzione degli investitori nel Vecchio Continente è rivolta a Bruxelles, dove la Commissione Europea diffonderà le valutazioni sui programmi di stabilità dei Paesi membri, compreso quello dell’Italia per il 2018.
Nel pomeriggio invece si riunirà l’Eurogruppo alla presenza del governatore della Bce Mario Draghi per ratificare l’accordo tra la Grecia e i creditori.
A Piazza Affari il Ftse Mib sarà penalizzato dallo stacco cedole di diverse blue chip, che dovrebbe pesare circa per l’1,5% sul listino. Nel dettaglio, le società sono: A2A, ATLANTIA, AZIMUT, BPER, BREMBO, BUZZI, CAMPARI, GENERALI, INTESA, ITALGAS, LEONARDO, LUXOTTICA, MONCLER, FERRAGAMO, SNAM, TENARIS e UNIPOL.
Fuori dal listino principale SINTESI pubblica il bilancio, mentre ANIMA e PARMALAT staccano il dividendo.