“L’obiettivo per la fine dell’anno in corso è aumentare il fatturato a 8 miliardi di dollari, 1 miliardo in più rispetto al 2016, e di alzare il margine operativo a oltre il 10% dal 4,4% del 2016”. Lo ha detto Carlo Bozotti in un’intervista al Sole 24 Ore specificando che questo sarà il suo ultimo anno di mandato alla guida della multinazionale italo-francese.
Ad aiutare l’operato di Bozotti ci sarà un team esecutivo di vertice e Jean Marc Chery, un vice-ceo. Dall’inizio del suo mandato nel 2005, nell’intervista l’Ad ha spiegato che Stm ha “diversificato le produzioni. Siamo diventati terzi al mondo nei prodotti per l’automotive, i secondi-terzi nella sensoristica”. Proprio il settore auto e prodotti di potenza, con un peso di circa il 40% sul fatturato complessivo, dovrebbe dare la maggiore spinta al giro d’affari grazie alle nuove digitalizzazioni dell’autovettura, insieme ai nuovi filoni dell’auto elettrica e dell’Internet of Things.
Bozotti ha spiegato “Stimiamo che in un veicolo elettrico ci siano 600 dollari di contenuti ‘nostri’ in più rispetto a un’auto tradizionale, ma il trend è destinato ad accelerare in 3-5 anni arrivando a mille dollari. E mille dollari è già oggi la differenza nei veicoli ibridi”. Il tutto sarà reso possibile grazie agli investimenti in ricerca e sviluppo in cui “anche quest’anno, come nel 2016, prevediamo di investire 1,3 miliardi”.
A livello geografico l’Ad ha sottolineato l’Asia in particolare è molto forte. Per i clienti europei la previsione è di una crescita del 10% nel 2017. “L’Italia, dove abbiamo una quota di mercato del 25%, rappresenta meno dell’1% dei nostri ricavi. Se aggiungiamo la Francia, i due Paesi insieme, pesano per meno del 3%” ha precisato Bozotti che ha concluso “nella seconda parte dell’anno ci sarà un progetto per noi molto importante, che ci consentirà di fare un grosso salto”.