Fincantieri – Bono positivo sul futuro del business militare

Giuseppe Bono, Ad di Fincantieri, oggi a Roma è stato ascoltato dalla commissione Difesa del Senato. Il numero uno del gruppo ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni su diverse tematiche inerenti alla società.

In primis, l’Ad del gruppo navalmeccanico italiano, ha ricordato che il carico di lavoro dell’azienda attualmente è pari a oltre 26 miliardi e che a fine anno dovrebbe raggiungere i 30 miliardi, risultato che darà alla società 6 anni di lavoro e quindi visibilità.

Importante il lavoro che il gruppo sta svolgendo nel settore militare dove Fincantieri vanta un portafoglio prodotti unico al mondo. Basti pensare alla fregata Fremm che oggi è considerata nella sua classe la migliore al mondo. Bono ricorda infatti che “in Australia siamo in short list per rifornire con nostre navi la marina del Paese e siamo in competizione con tre competitors”, anche se forse uno si è già auto-escluso dopo problemi riscontrati in una precedente fornitura.

Una gara difficile soprattutto perché tra i competitors c’è anche una società inglese che fa parte del Commonwealth. Bono ha riferito inoltre che all’interno dell’accordo di fornitura militare Usa all’Arabia Saudita dovrebbero rientrare delle navi che sta costruendo Fincantieri per la marina americana: “A quanto sappiamo, almeno dalle indiscrezioni che abbiamo ricevuto questi giorni e non solo dai giornali, nel pacchetto di fornitura militare all’Arabia Saudita ci sarebbero anche 4 di queste navi che si chiamano Lcs, ‘littoral combat ship’, una nave combattente per le coste”.