Ieri il governo ha presentato un emendamento per la riduzione in due tranche delle slot machines sul territorio nazionale. Entro fine 2017 i tagli da parte dei concessionari dovranno raggiungere il 15% del totale attuale di circa 400 mila macchinette, portandole ad un massimo di 345 mila unità. Il secondo step prevede una diminuzione complessiva del 34% a massime 265 mila slot, da raggiungere entro aprile 2018 invece che a fine 2019 come proposto inizialmente.
L’emendamento è stato illustrato in commissione Bilancio della Camera dal sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, che ha spiegato come il taglio effettivo sia stato incrementato dal 30% originariamente prevista dalla legge di stabilità 2016 al 34% in seguito all’aumento delle slot machines degli ultimi mesi.
I concessionari, partendo dal numero di nulla osta a ciascuno di essi riferibile al 31 dicembre 2016, dovranno ridurre i propri nulla osta secondo un criterio di proporzionalità. In caso contrario interverrà direttamente l’Agenzia delle dogane e dei monopoli eliminando i nulla osta eccedenti secondo criteri proporzionali sulla base della distribuzione territoriale e della redditività nell’anno precedente.
La norma non è ancora definita nei dettagli ma sembra lasciare spazio di manovra ai concessionari sulla selezione delle slot machines da rimuovere, un fattore sicuramente positivo per gli operatori rispetto ad un’imposizione da parte del governo.