Mercati – Europa poco mossa, a Milano spicca Banco Bpm

Prosegue poco mossa la seduta delle borse europee dopo che nella notte Moody’s ha tagliato per la prima volta in quasi trent’anni il giudizio sulla Cina da ‘AA3’ ad ‘A1’, preoccupata dall’aumento del debito in un momento in cui l’economia sta rallentando.

Poco prima delle 12:00 il Ftse Mib di Milano (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,1%) scambiano in lieve territorio negativo, mentre il Cac 40 di Parigi e l’Ibex 35 di Madrid oscillano sulla parità. In leggero rialzo, infine, il Ftse 100 di Londra (+0,2%).

Secondo il rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria redatto dalla Bce, i rischi nella zona euro sono contenuti ma restano significativi. In particolare, l’Eurotower ha sottolineato l’aumento dei timori sulla sostenibilità dei debiti pubblici, mentre la pulizia dei bilanci delle banche procede con lentezza.

Intanto, in attesa della pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Fed questa sera, il dollaro si risolleva dai minimi toccati ieri nei confronti dell’euro con il cambio EUR/USD sceso in area 1,118. Biglietto verde in rimonta anche sullo yen con l’USD/JPY a 111,8, mentre l’EUR/JPY si mantiene sostanzialmente stabile in area 125.

Tra le commodities ancora in lieve rialzo il petrolio con il Brent (+0,5%) a 54,4 dollari e il Wti (+0,5%) a 51,7 dollari, in attesa di un calo delle scorte Usa settimanali e, soprattutto, del meeting Opec di domani.

Tornando a Piazza Affari, ancora acquisti su BANCO BPM (+3,1%) che potrebbe cedere il pacchetto di 750 milioni di npl posto in vendita con il nome di ‘Rainbow’ ad una cifra compresa tra i 250 e i 300 milioni.

Positive anche le altre banche ad eccezione di INTESA (-0,7%), con BPER (+0,6%), UBI (+1,2%) e UNICREDIT (+0,3%).

Recupera dai minimi intraday FCA (-1%) dopo che gli analisti hanno escluso il worst case scenario, ossia il pagamento di un multa che potrebbe arrivare fino a 4,6 miliardi, della causa avviata dal Dipartimento di Giustizia americano per la violazione delle leggi sulle emissioni. Sempre nell’automotive, invece, prosegue il rimbalzo di FERRARI (+0,3%) e BREMBO (+0,7%).

Leggermente positiva LEONARDO (+0,3%) dopo che la proposta di budget di Trump si è rivelata positiva per il settore della difesa.

Male le utilities ENEL (-0,9%), SNAM (-1,1%), ITALGAS (-1,6%) e TERNA (-1,4%), con quest’ultima che sconta anche il downgrade da parte di Banca Akros da ‘accumulate’ a ‘neutral’. Scivola in fondo al listino, infine, FERRAGAMO (-3,6%).