Attesa in Borsa in vista del cda del 30 maggio che dovrebbe varare l’aumento di capitale da 450 milioni e la scissione del portafoglio sofferenze per 2,4 miliardi. In Borsa i titoli fanno -0,23% a 0,256 euro.
Giorni di lavoro intenso a Genova. Il cda di Carige si appresta a riunirsi il 30 maggio prossimo per approvare la scissione del portafoglio sofferenze per un controvalore pari 2,4 miliardi e a varare l’operazione di aumento di capitale da 450 milioni.
In vista di questa importante ristrutturazione, il clima all’interno della banca si è fatto più teso con scambi di opinioni piuttosto forti in seno al cda. In particolare, il principale azionista, Vittorio Malacalza, che sarebbe disponibile a finanziare la sua quota di aumento di capitale e quindi a versare altri 80 milioni, vorrebbe un quadro più definito sulle prospettive della banca e sulle incombenze dopo la ricapitalizzazione.
Altro punto di incertezza resta la realizzazione dell’operazione di cartolarizzazione da 950 milioni con il supporto delle Gacs, che dovrebbe essere conclusa entro il mese di giugno.
Nel frattempo il 17 maggio scorso si sono registrate le dimissioni di Elisabetta Rubini, consigliere di amministrazione, nonché presidente del comitato remunerazione e componente del comitato rischi, in relazione ai propri accresciuti impegni professionali.
Intanto a Piazza Affari le azioni di Carige segnano una flessione dello 0,2% a 0,256 euro in linea con il calo dell’indice delle banche (-0,6%).