Apertura sopra la parità per le borse europee, in scia all’intonazione positiva di Wall Street in serata e dei listini asiatici in mattinata. Intorno alle 9:15 il Ftse Mib di Milano scambia in frazionale rialzo (+0,1%), insieme al Dax di Francoforte (+0,1%), al Ftse 100 di Londra (+0,1%), al Cac 40 di Parigi (+0,3%) e all’Ibex 35 di Madrid (+0,5%).
Oggi si terrà a Vienna l’atteso meeting Opec in cui i Paesi produttori potrebbero decidere di estendere il programma di tagli all’offerta per un periodo di 6/9 mesi. In rialzo il Brent (+0,7%) a 54,4 dollari e il Wti (+0,7%) a 51,7 dollari, anche a seguito dal calo superiore alle attese delle scorte settimanali Usa evidenziato ieri dai dati Eia.
Il rapporto della Fed dell’ultima riunione pubblicato ieri sera, invece, ha confermato che ci saranno presto altri due rialzi dei tassi di interesse, con la maggioranza dei membri del board che ritiene appropriata una stretta monetaria “a breve”.
Sembra ormai scontato dunque un inasprimento monetario nel prossimo meeting di giugno, mentre dalle minute è emersa anche la volontà della banca centrale americana di ridurre il proprio portafoglio di titoli governativi, una mossa che potrebbe essere pericolosa sia per il mercato sia per l’economia statunitense.
Intanto, tra le valute il dollaro si è indebolito nei confronti dell’euro con l’EUR/USD risalito a 1,123, mentre ha guadagnato terreno sullo yen con l’USD/JPY a 111,7. Moneta unica in rialzo anche sulla divisa giapponese, con il cambio EUR/JPY a 125,5.
Sul fronte macro, il Pil spagnolo del primo trimestre si è confermato in linea alle attese e alla rilevazione precedente, segnando un +0,8% su base trimestrale e un +3% su base annuale. Atteso oggi anche il Pil preliminare del primo trimestre in Gran Bretagna, mentre negli Stati Uniti verranno diffuse nel pomeriggio le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 172 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 2,10 per cento.
Tornando a Piazza Affari, leggere prese di profitto su BANCO BPM (-0,5%) dopo il rally delle ultime due sedute, mentre proseguono gli acquisti su UBI (+0,7%), UNICREDIT (+0,6%) e BPER (+1,5%).
Poco sopra la parità FCA (+0,5%) con i legali del Gruppo che hanno sottolineato come il caso sulle emissioni truccate non possa essere paragonato con il Dieselgate Volkswagen. Secondo quanto riportato da Bloomberg, inoltre, il Gruppo ha detto al giudice federale di San Francisco di poter ottenere l’approvazione nel giro di settimane alle modifiche richieste dalle autorità americane per la protezione ambientale.
Leggero rimbalzo per FERRAGAMO (+0,4%) dopo il crollo di ieri, mentre ATLANTIA (+0,3%) dovrà presentare il prospetto informativo sull’offerta per Abertis entro un mese dalla proposta dello scorso 15 maggio.
In rialzo infine MEDIASET (+1,2%), BUZZI (+0,9%) e AZIMUT (+0,8%), mentre aprono in lieve territorio negativo TELECOM ITALIA (-0,3%) e FERRARI (-0,5%).