Ieri il Ftse AIM Italia ha registrato un rialzo dello 0,89% attestandosi a 9.378 punti, nuovo massimo da oltre un anno e mezzo; molto alti e ben superiori alla media i volumi, con 9,2 milioni di azioni scambiate contro una media giornaliera registrata nei tre mesi precedenti pari a 3,7 milioni.
Rialzo più contenuto, invece, per i due listini della Borsa di Londra, il Ftse AIM 100 (+0,3%) e il Ftse AIM All Share (+0,2%). Il sotto-indice AIM delle utility italiane ha registrato una variazione positiva dello 0,8 per cento.
Non si sono placati gli acquisti su Ecosuntek, che dopo l’exploit del 37,9% di settimana scorsa, ha guadagnato il 27,1% lunedì, il 23,3% martedì e il 29,9% ieri, chiudendo la seduta a 12,6 euro. Si tratta di un valore più che doppio rispetto al prezzo di chiusura registrato mercoledì scorso (4,86 euro); da record non solo le performance borsistiche, ma anche i volumi: ieri sono stati scambiate 44.800 azioni contro una media dell’ultimo trimestre di soli 942 pezzi.
Mentre Ecosuntek ieri è stato il miglior titolo non solo del comparto utility, ma anche di tutto l’AIM di Piazza Affari, la peggiore del settore e dell’AIM è stata un’altra utility: Fintel Energia Group, che ha lasciato sul terreno il 3,9% con 2.700 titoli scambiati.
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