Il Ftse Mib chiude in frazionale ribasso (-0,4%) frenato anche dal suo comparto bancario, che chiude con un -0,8% e facendo lievemente peggio dell’indice europeo (-0,3%).
I titoli bancari ha in parte risentito delle voci sul possibile bail-in che potrebbe coinvolgere una tra Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza con le relative ripercussioni sul settore, anche se il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha escluso questa eventualità.
Prese di profitto su Banco Bpm (-3%) e Ubi (-2,5%) dopo i guadagni degli ultimi giorni ma le cui performance da inizio anno restano le migliori del comparto.
Arretra leggermente Unicredit (-0,4%) la quale continua comunque a godere della fiducia degli analisti con il broker Jefferies che ha confermato il ‘buy’.
Intesa lascia sul terreno lo 0,8% risentendo in parte dell’abbassamento del giudizio da ‘buy’ ad ‘hold’ da parte del broker Jefferies.
Poco mossa Bper (-0,1%) con il mercato che ha già scontato il progressivo avvicinarsi dell’acquisto delle quote di Arca sgr in mano alle banche venete e del closing per Cariferrara.
Tra le Mid Cap parziali prese di beneficio su Creval (-2,7%) dopo il balzo dell’8,1% messo a segno nella seduta precedente.
Tra le Small Cap debole Carige (-0,5%) a pochi giorni dal cda che dovrebbe dare avvio alla ricapitalizzazione da 450 milioni e alla scissione del portafoglio di 2,4 miliardi di npl.