Carige è in attesa del cda di martedì 30 maggio che dovrebbe deliberare sull’aumento di capitale, sulla cartolarizzazione da 950 milioni e sulla scissione del portafoglio sofferenze. Intanto a Piazza Affari, poco dopo le 12:30, Carige cede l’1,1% al prezzo di 0,25 euro, poco meglio dell’indice bancario che perde il 2,3% per i timori derivanti dalla crisi delle banche venete.
Secondo le ultime indiscrezioni di stampa, al vertice della banca ligure vi sarebbe una forte tensione, legata a frizioni tra l’azionista di maggioranza Vittorio Malacalza, che detiene una quota del 17,58% dell’istituto di credito, e l’Ad Guido Bastianini. In particolare, secondo quanto riportato, il socio di riferimento dell’istituto che, in caso di aumento da 450 milioni, si appresterebbe a versare altri 80 milioni nelle casse dell’istituto, non gradirebbe l’operazione di liability management del titolo T1 da 160 milioni collocato a Generali, che sarebbe invece previsto anche per garantire il sufficiente rafforzamento patrimoniale dell’istituto in caso di parziale o mancata adesione del mercato all’aumento. La contrarietà potrebbe essere legata alla volontà di non spostare gli equilibri di controllo della banca.