Nella trascorsa settimana il Ftse Mib, maglia nera dei principali indici europei, ha perso l’1,7% a 21.211 punti appesantito in particolare dal comparto Oil&Gas (-4,9%) e assicurativo (-3,6%). In controtendenza il comparto delle utility e rinnovabili ha chiuso l’ottava in rialzo dello 0,3%, sottoperformando tuttavia il corrispondente indice europeo Euro Stoxx, che ha chiuso guadagnando l’1,2 per cento. Enel spicca tra le Big (+2,6%), dopo avere aggiornato martedì i massimi sfiorando i 4,9 euro.
L’ottava che si è chiusa venerdì è stata caratterizzata dall’andamento contrastante delle principali Borse europee. Piazza Affari è risultata la peggiore, con il Ftse Mib che perso in 5 sedute l’1,7% chiudendo a 21.210,57 punti, zavorrata in particolare dal comparto Oil&Gas (-4,9%) e assicurativo (-3,6%). Diversamente, il sottoindice Ftse Italia Servizi Pubblici giunge al termine della settimana registrando un rialzo dello 0,6%, a fronte del +1,2% dell’Euro Stoxx 600 Utilities.
Tra le Big Cap spicca Enel (+2,6% a 4,81 euro ), che martedì ha aggiornato i massimi da giungo 2011 sfiorando i 4,9 euro. Le quotazioni del gigante dell’energia elettrica hanno beneficiando del successo riscosso dalla maxi emissione obbligazionaria da 5 miliardi di dollari, l’importo più elevato mai garantito da una società italiana sul mercato americano. Settimana all’insegna della lettera invece per Snam (-5,9%) e Italgas. Quest’ultima, arretrata venerdì dell’1,5% dopo il tagliato del giudizio da “buy” a “neutral” da parte di Goldman Sachs e la rimozione del titolo dalla “Pan-Europe buy list”, ha chiuso la settimana in calo del 3 per cento. Goldman però considera il titolo dell’utility attraente in quanto potrebbe beneficiare del continuo consolidamento del mercato italiano della distribuzione di gas.
Sovrasta le Mid Cap Iren (+4,3% a 2,17 euro). La multi-utility di Reggio Emilia lunedì ha presentato l’offerta per partecipare alla procedura avviata lo scorso 28 marzo dalla spezzina ACAM al fine di individuare un partner per un’aggregazione societaria e industriale. ACAM è una multi-utility a controllo pubblico, partecipata dal Comune di La Spezia al 35,52%, ed è attiva nel ciclo idrico integrato, nello smaltimento dei rifiuti e nella produzione di energia da fonti rinnovabili.
Nel segmento delle Smal Cap l’attenzione degli investitori si è concentrata su Acsm-Agam, che in una settimana ha segnato un rialzo del 9,6% fissando il prezzo a 2,08 euro. La multiutility ha annunciato che è entrato in funzione il nuovo impianto di cogenerazione ad alto rendimento installato dal gruppo Rovagnati nello stabilimento di Villasanta (MB). Oltre a soddisfare le esigenze del sito produttivo, l’impianto fornisce energia termica alla rete di teleriscaldamento della società. È il risultato di una sinergia industriale fra il gruppo alimentare e Acsm-Agam che porterà benefici in termini di efficienza energetica e ambientale al territorio.
Si segnala infine che i soci di K.R. Energy (-0,6%), venerdì in seduta ordinaria, hanno approvato il bilancio dell’esercizio 2016, rinviando alla parte straordinaria i provvedimenti relativi alla copertura delle perdite cumulate pari a 38,5 milioni. Sede nella quale hanno deliberato una serie di operazioni volte al risanamento della situazione di crisi del gruppo, consentendo così l’ingresso nel settore degli accumulatori di energia, con un focus particolare nel comparto delle batterie al litio. Infine, l’assemblea si è espressa favorevolmente sulla rideterminazione del numero delle azioni in circolazione mediante raggruppamento nel rapporto di 1 azione ogni 10 azioni esistenti.